Ho sempre affermato a più riprese che mi reputo estremamente fortunato a lavorare per una testata giornalistica di videogiochi quale Multiplayer.it: giro il mondo con la possibilità di "assorbire" culture tra le più disparate; ho un contatto diretto con i lettori che mi permette di crescere e produrre per loro.
Questo tipo di lavoro permette anche un bel po' di creatività, che si affianca alla routine giornaliera e si riflette sia nelle produzioni video che in quelle scritte: c'è bisogno sempre di idee fresche per intrattenere i lettori, proporre qualcosa in più rispetto alla concorrenza ed approfondire il videogioco nelle sue molteplici sfaccettature.
Anche per mantenersi "vivo", però, allo scopo di non cadere nella monotonia che pure può prendere il sopravvento.
Uno dei momenti più soddisfacenti sotto questo punto di vista è quando si comincia a chiacchierare o esporre nuove cose che passano per la testa: è come se accadesse una forte esplosione dove concetti e idee vengono fuori uno dopo l'altro senza fermarsi, mentre gli altri ti ascoltano, controbattono, approvano oppure a loro volta mettono sul piatto nuove idee.
Spesso e volentieri apro un foglio di testo e comincio a scrivere alla rinfusa quanto si è detto fino a quel momento.
Non tutto poi viene concretizzato nella pratica e magari richiede del tempo per maturare, ma non baratterei questi momenti per nessuna cosa al mondo.
I commenti classici sono superati, se vuoi continuare la discussione scrivimi su Twitter: @Tanzen.