Ritiro della la patente e processo penale: quanto ho speso, cosa ho fatto

Pubblicatoil Dic 22, 2023

La notte del 26 Settembre 2021 sono stato fermato dalla polizia stradale per un controllo, ed è stato rilevato un tasso alcolemico nel mio sangue pari a 0,87 g/l: ritiro della patente per almeno tre mesi (poiché sopra 0,50 g/l), inizio di un processo penale per aver superato lo 0,80 g/l…la fortuna non ha bussato alla mia porta.
Quando è successo ovviamente sono andato nel “panico” per aver avuto a che fare la prima volta con queste cose e in generale con le forze dell’ordine; leggendo sui forum e siti in cerca di informazioni, ho trovato per larghi tratti testimonianze frammentate e confuse, oppure articoli troppo generici.

Dopo due anni di analisi, pratiche burocratiche, lavori socialmente utili e altre rotture collegate, ho deciso di condividere con voi il racconto di quanto mi è successo, quello che ho dovuto fare e i soldi che ho speso complessivamente, fino ad alcune considerazioni e consigli finali.

Per ciascuna cosa trovate un paragrafo dedicato, se non siete interessati al racconto troverete successivamente la parte più pratica: buona lettura!

IL RACCONTO DETTAGLIATO DEL RITIRO DELLA PATENTE

Sabato sera sono andato a trovare due amici ad una mezz’ora da Terni, abbiamo cenato a base di carne con un paio di bottiglie di vino e praticamente non ho toccato pane o altri carboidrati. Verso le 2 di notte, a metà strada, sono stato fermato da una volante di polizia per un controllo, che mi ha chiesto se accettassi di fare un test preliminare per il tasso alcolemico nel sangue.
Ovviamente ho risposto di sì: un rifiuto porta l’applicazione massima della pena e, non avendo mai avuto a che fare con cose del genere, ho tenuto un atteggiamento “passivo” e collaborativo senza pensare a “strategie” che pure qualche sapientone a cui ho raccontato l’accaduto mi ha sottolineato, del tipo “ma non hai fatto così?”; eh no, caro sapientone magari recidivo.

Dopo il risultato positivo (…) mi sono diretto nei pressi della macchina della polizia per il controllo definitivo: 0,87 come detto, in attesa della riconferma avvenuta 10 minuti dopo. Non mi sentivo particolarmente brillo, percezione che spesso abbiamo in questi casi, ma sicuramente e col senno di poi i riflessi erano un po’ rallentati. Nell’attesa ho raccontato ai poliziotti cosa facessi nella vita nel mondo del cibo, sempre senza fare polemica e anzi anche un po’ rassegnato al destino che mi attendeva, che in realtà non conoscevo ma che sapevo sarebbe stato colmo di rotture importanti.

Dopo questa autoanalisi, rassegnazione e chiacchiere varie, il poliziotto più anziano di servizio mi fa “per la prima volta nella mia carriera mi dispiace ritirare una patente“.

Internamente qualche parolaccia l’ho detta, perlomeno ho potuto chiamare una persona sobria che mi è venuta a prendere e ha parcheggiato la macchina, recuperata poi il giorno successivo da altri amici.
Devo essere sincero, mi sono sentito in colpa per quanto accaduto visto che cerco sempre di evitare eccessi alla guida, fatto sta che da quel momento è cominciata tutta la trafila. Processo amministrativo affiancato in maniera indipendente da quello penale, 6 mesi di sospensione della patente dimezzati perché incensurato e perché ho potuto scegliere la “messa alla prova”, ovvero la possibilità di convertire la sanzione pecuniaria e la condanna penale in lavori socialmente utili presso una struttura tra quelle disponibili. Una volta terminati con valutazione positiva e concluso il processo (da qui la necessità solitamente di un avvocato penalista), la fedina penale risulta pulita e la multa non deve essere pagata.

La parte amministrativa è stata in realtà quella più lunga e fastidiosa, perché si è protratta costantemente per due anni, dalle infinite volte al CUP alle analisi del sangue fino rinnovi multipli a tempo della patente (ne parlo nel paragrafo delle statistiche). Nel mio caso non mi hanno assegnato un test del capello, che pure può essere comminato.

Stare senza patente mi ha fatto capire l’importanza di avercela soprattutto in una città che non è certo Tokyo in termini di infrastrutture: dal fare la spesa in grande quantità al muovermi dalla periferia dove abito verso il centro, ogni volta il dispiacere di dover chiedere favori ad amici oppure spendere soldi per autobus o taxi dopo un certo orario, senza contare le trasferte di lavoro come ad esempio quella avvenuta in Sicilia, durante la quale non ero indipendente.

La prima visita psicologica si è tenuta al Serd di Terni e mi sono trovato tra persone che avevano dipendenze tra le più disparate; nel caso delle mie tre visite sono virate rapidamente verso il lavoro o su consigli di dove mangiare pizza, una volta appurato che ero ben consapevole di quanto accaduto. Alla domanda “che rapporto ha con l’acol?” ho risposto candidamente “Ottimo, bevo ogni tanto per lavoro e piacere di esaltare momenti positivi, non bevo allo scopo di affossare quelli negativi”.

Per i lavori socialmente utili ho scelto l’USL 2 di Terni e quindi sono stato assegnato al settore amministrativo per 20 ore da svolgere su più giorni. Anche lì sono diventato “amico” dei miei tutori perché il lavoro che faccio e i miei interessi spesso diventano motivo di curiosità ed empatia da parte di chi mi sta davanti.
Qualche aneddoto simpatico: come primo compito mi è stato chiesto di mettere in ordine alfabetico alcuni (tanti) fascicoli. Da buon nerd ci ho messo un amen, per poi passare nelle ore successive al gestire e controllare i ricorsi contro la multa covid per gli over 50 che non avevano fatto la terza dose entro marzo 2022: quante ne avrei da raccontare! Dai novax “classici” e battaglieri a quelli che non l’hanno fatta perché avevano la dermatite (!), alle scuse tra le più disparate.
Ad ogni modo dalla parte dei lavori socialmente utili ho anche ricordi positivi, di quella amministrativa un po’ meno; nelle conclusioni chiudo il cerchio e vi do qualche consiglio, nei prossimi due paragrafi, invece, i costi sostenuti e quale è stata la trafila dettagliata prima di essere “non più sotto osservazione”.

STATISTICHE E ROTTURE DOPO IL RITIRO DELLA PATENTE

  • 3 mesi senza patente, a cui si sono aggiunti altri 16 giorni perché la sospensione finiva il 25 dicembre (auguri!)
  • 3 rinnovi patente a partire dalla fine della sospensione (di 6 mesi la prima volta, poi 12 mesi e infine ritorno alla “normalità” di 10 anni). Se fossi stato recidivo o con una valutazione clinica e / o psicologica più alta di lieve – la minima possibile – i rinnovi sarebbero stati 4 con relativi costi ulteriori (4 mesi, 8 mesi, 12 mesi, 10 anni).
  • 3 volte analisi del sangue omnicomprensive (gamma GT, biloburina, ast, gpt etc)
  • 3 visite psicologiche prima di ciascun rinnovo
  • 20 ore di lavori socialmente utili presso l’USL 2 di Terni come conversione dalla multa e i giorni di galera assegnati (la messa alla prova dovrebbe essere valida solo la prima volta, mi preoccuperò di non verificare sta cosa facendola accadere di nuovo.)
  • Almeno 10 visite al CUP di Terni e alla medicina legale per prendere le analisi, spostarle, chiedere disponibilità a Terni o fuori Terni, consegnarle. Talvolta a vuoto perché gli appuntamenti del mese ad esempio dello psicologo non erano ancora disponibili.
  • 2 differenti prolungamenti della scadenza della patente (a pagamento) perché nonostante fossi andato a fissare tutte le analisi e test con largo anticipo, la prima data utile per il rinnovo era dopo la scadenza (di solito è due volte al mese solo, se perdi il “treno” sono due settimane dopo).
  • X volte di autobus o taxi per spostamenti, rotture di chiedere passaggi ad amici e parenti

NB: questa trafila è in una città medio/piccola come Terni (immaginatevi la burocrazia in una grande città, le file ulteriori, le distanze etc) di una persona incensurata, alla prima messa alla prova, con tasso alcolemico nel sangue tra 0,50 e 1,50 g/l e con nessuna anomalia nei valori del sangue e nella valutazione piscologica.

SPESE SINGOLE E COMPLESSIVE DOPO IL RITIRO DELLA PATENTE

  • Analisi del sangue: 14€ x 3 volte = 42€
  • Psicologo: 75€ (prima visita) + 65€ (visita rivalutazione) + 65€ (rivalutazione) = 205€
  • Visita collegiale: 24,80 x 3 volte = 74,40€
  • Bollettini postali: (16 + 10) x 3 volte = 78€
  • Prolungamento scadenza patente fino a visita del rinnovo: 16€ x 2 volte = 36 euro
  • Fototessere = 5€
  • Visita anamnestica dottore = 15€
  • Avvocato penalista = 1000€ (amicizia, una cifra più comune è 1500€)
  • Extra: benzina appuntamenti CUP, autobus e taxi quando non avevo la patente, etc: 50-150€ (non incluso nel computo finale)

Spese totali: circa 1450€ + Extra

NB: in caso di stato di ebrezza le assicurazioni in genere non coprono i costi, e inoltre non c’è copertura dal ticket sanitario, prezzo pieno.

NB 2, anche qui: questi costi sono in una città medio/piccola come Terni per una persona incensurata, alla prima messa alla prova, con tasso alcolemico nel sangue tra 0,50 e 1,50 g/l e con nessuna anomalia nei valori del sangue e nella valutazione piscologica.

CONSIDERAZIONI FINALI SUL RITIRO DELLA PATENTE

Insomma, da quello che avete letto anche per una persona incensurata e alle prese la prima volta con una cosa del genere, le rotture e le paturnie sono tante, la spesa non è risibile e ci si rende conto di tante cose.
Basta andare a cena con gli amici e bere più di un paio di bicchieri di vino per risultare oltre il limite ed entrare in questa trafila piuttosto lunga, che diventa poi devastante qualora dovesse ad esempio ricapitare una seconda volta oppure coinvolgere una persona in un incidente o ancora con tasso alcolemico superiore a 1,50 g/l (e relativo sequestro del veicolo, tra le tante cose).

Indubbiamente una volta entrati in questo “circolo” si diventa un numero e si viene trattati alla pari di chi ha davvero dipendenza o altri tipi di patologie, indubbiamente alcuni passaggi sono evitabilissimi e sembrano messi lì proprio per far cassa senza alcuna valenza di recupero; viceversa ho notato che approcciandosi in maniera garbata, gentile e quindi non aggressiva ai vari uffici e appuntamenti, gli interlocutori sono propensi a dare tutte le indicazioni e gli aiuti possibili, al netto dell’incompetenza/poca voglia di fare di alcune figure che ci sono in qualsiasi posizione lavorativa.

Detto questo, spero di aver reso un servizio utile raccontando la mia esperienza e pubblicando in maniera completa i costi che ho sostenuto. Finché non capita in prima persona non ci si rende conto di cosa significa e del fatto che bere alla guida altera in ogni caso le proprie capacità e sicurezze anche se provetti guidatori: fare un incidente in queste condizioni potrebbe portare a conseguenze molto gravi per voi e per le persone coinvolte. Non è semplice a causa delle scarse infrastrutture e alternative di spostamento in tante città in Italia, ma adesso le conseguenze le avete anche voi sotto gli occhi.

Non fate i ciglioni alla guida, mi sono già sacrificato per voi.