Finalmente ce l’abbiamo fatta, in seguito ad un annuncio a sorpresa è arrivata la possibilità di scaricare all’interno di Netflix i video per una visione postuma, magari per situazioni in cui la connessione Internet è limitata oppure non disponibile. Novità che accolgo con estremo piacere, visto che viaggio spesso in queste condizioni e all’estero; dal mio punto di vista rappresentava una delle più grosse mancanze assieme a quella dell’offerta in termini di film.
Ci sono, prevedibilmente, alcune limitazioni, nessuna legata però alla qualità video o cavilli burocratici che popolano servizi simili: il catalogo dei contenuti abilitati al download è evidenziato da una sezione apposita ed è un sotto insieme di quello complessivo, di molto inferiore come numero ma con gran parte degli Originals, Serie TV quali Breaking Bad e Penny Dreadful, e gli anime che tanto mi piacciono. Attualmente la possibilità di scaricare è disponibile per tutti i piani ma ad appannaggio dei dispositivi con iOS, a partire dalla versione 8, e quelli con Android 4.4.2 in poi, aggiornando l’app ufficiale alla versione 9.0.
Passando all’interfaccia su iPad, la versione che ho testato, abbiamo nel menu laterale una sezione “Disponibili per il download” e un’altra denominata “I miei download”, che raccoglie tutto quanto scaricato; sotto “Impostazioni App”, invece, è possibile selezionare o meno il download su rete cellulare oltre che WI-FI, la qualità video tra Standard e Superiore e se eliminare o meno tutti i file, con una barra ad indicare lo spazio occupato da Netflix e in generale sul proprio dispositivo. Dai primi test che ho fatto la qualità video sembra essere simile alla controparte streaming migliore, solitamente vengono scaricati audio / sottotitoli in inglese e in italiano e una puntata di 45 minuti occupa circa 200 MB su tablet.
Accanto ad ogni contenuto abilitato c’è un’icona che permette di avviare il download immediatamente; sarebbe stato comodo avere un’opzione per scaricare l’intera serie, senza dover selezionare gli episodi singolarmente: d’altronde il Binge Watching l’ha sdoganato proprio Netflix.
Oltre ad aver provato la nuova funzionalità ho fatto due chiacchiere col customer care americano per sciogliere qualche dubbio: l’idea è quella di renderla disponibile su dispositivi in mobilità, ma i piani sono in costante cambiamento e non è detto che in futuro non arrivi anche su Desktop, altra configurazione che potrebbe risultare interessante.
In termini di limitazioni non c’è un numero massimo di file che è possibile scaricare, se però un dispositivo specifico non viene utilizzato per 30 giorni, i contenuti offline disponibili al suo interno si disattivano; in caso contrario rimangono sempre pronti per la visualizzazione, perlomeno allo stato attuale delle cose.
Tra le foto potete scorgere tutte le funzionalità che ho elencato: in definitiva, anche se con ritardo, questa nuova funzionalità aumenta ulteriormente il distacco di Netflix rispetto a gran parte di servizi analoghi o che possono essere considerati simili. Laddove poi ad esempio uno Sky Go Plus ha un costo aggiuntivo salvo casi specifici (clienti extra da oltre tre anni), propone una qualità visiva più bassa ed è legato ad abbonamenti che per essere disattivati richiedono fax, raccomandate e il pagamento di pessimi costi di disattivazione, il modello snello e senza costrizioni adottato da Netflix gli permette di essere allo stato attuale il miglior servizio di contenuti video in circolazione, soprattutto se orientati alla visione di Documentari e Serie TV.
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