Istanbul è divisa in due parti chiamate comunemente storica e moderna, dove ci sono i negozi alla moda, qualche grattacielo e strutture più recenti rispetto al cuore pulsante e antico della città.
Le due parti sono divise da alcuni ponti che attraversano il Corno d’Oro e il colpo d’occhio sia diurno che notturno è eccezionale, con moschee che sovrastano l’acqua e tanti locali, alberghi ed edifici che affacciano proprio sul mare.
Nella nostra visita alla parte nuova siamo andati sulla torre di Galata, dove si ha una vista a 360 gradi della città, e per la via Istiklal Caddesi, letteralmente stracolma di gente e di negozi, dove è presente anche l’unica chiesa cattolica e che si conclude a Taksim Square, punto di partenza per il vecchio tram della città.
La sera, grazie al sempre fido Trip Advisor, siamo andati a cena in un posto super romantico con vista mozziafiato che si chiama Leb-i Derya, sulla Kumbaraci yokusu 115/7 tunel.
Questo ristorante si trova in un edificio estremamente fatiscente, con le scale piene di sporcizia e la facciata di ingresso decadente. Una volta raggiunto però l’ultimo piano ci si trova dinnanzi ad una vista incredibile sulla città ed un locale estremamente curato, dove tra le altre cose abbiamo mangiato dell’ottimo pesce e pollo (e vino/dessert) per una cifra totale di 75 euro in due.
Il giorno successivo abbiamo invece prenotato un tour per esplorare la parte asiatica della provincia di Istanbul, che come ben noto si divide tra due continenti. Tre ore di autobus per raggiungere Syle e Agva, villaggio di pescatori molto caratteristico con una spiaggia egualmente bella da vedere.
La giornata è stata molto carina se non fosse stato per il tanto tempo passato sull’autobus, a parziale compensazione il ristorante dove abbiamo mangiato si trovava su una collina con vista spettacolare sul Mar Nero, assolutamente un’esperienza indimenticabile.
Spazio come sempre alle foto!