La mia passione per la tecnologia risale a ben prima dei diciotto anni, non a caso mi sono poi iscritto al corso di laurea in informatica nonostante lo scetticismo di tutti i professori del liceo, avendo sempre smanettato con computer e affini.
Stessa cosa per quanto riguarda i cellulari, davvero ne ho cambiati tanti tra usati, scambi con i fratelli e voglia di avere sempre l’ultimo ritrovato tecnologico, a costo di spendere i soldi dedicati agli hobby.
In principio erano i Nokia e i bellissimi e costosi Startac a conchiglia (secondo tre fasce di reddito, in pratica ✌️), poi per quelli con schermo a colori (Samsung SGH-C100 per me) e più definiti, magari con un mini schermo aggiuntivo nella parte superiore della conchiglia stessa. Col passare degli anni mi sono interessato anche al software e ho provato un iPAQ di Hp con Windows Mobile, un Sony Ericsson con peninno e soprattutto un bel po’ di altri Nokia con sistema operativo Symbian, che allo stesso tempo mi soddisfavano perché riuscivo a creare cartelle, gestire file e altro, ma sorprendevano in negativo per il fatto di essere macchinosi e così tanto differenti come utilizzo rispetto ad un PC o portatile.
Nel 2007 poi è cambiato tutto, l’iPhone ha rivoluzionato il mondo della telefonia e ha dato una sterzata decisa al settore in termini di usabilità, tanto da essere seguito e poi affiancato negli anni successivi da tutta una serie di smartphone finalmente “smart” e integrati con altri dispositivi.
Anche se non è mai arrivato in Italia, non mi sono fatto sfuggire il primo modello di iPhone, quello 2G, che a mio gusto rimane tra i più belli mai creati da Apple dal punto di vista estetico.
L’avevo comprato in occasione della GDC di San Francisco – 400 dollari più tasse – per portarlo in albergo e in maniera incosciente attaccarlo al computer per eseguire il Jailbreak del famoso GeoHot, visto che altrimenti non avrebbe funzionato con le SIM italiane.
Rischio alto di buttare nella tazza i soldi mentre scorreva il codice sullo schermo, ma operazione riuscita perfettamente: il primo modello di iPhone mi ha tenuto compagnia per quasi due anni e nei primi tempi ha suscitato tanto stupore e curiosità in tutti gli amici a cui l’ho mostrato, fino a quando il modello successivo ha cominciato a diffondersi in Italia.
Il 9 gennaio del 2007, sedici anni fa, uno Steve Jobs visibilmente emozionato lo annunciava in uno dei suo Keynote, tra i momenti più belli legati alla famosa distorsione della realtà che solo lui e pochi altri hanno saputo fare.
Eccolo nella sua interezza:
Il resto è storia, e sicuramente questo pezzo da collezione ne fa parte.