Da donatore assiduo fin dai 18 anni sono molto sensibile riguardo questo argomento; ho scoperto inoltre che mangiare pizza abbia un effetto molto positivo sulle analisi del sangue, come potete apprezzare dalla foto in calce 🤠
Scherzi, più o meno, a parte, mi sorprende come siano ancora così poche le persone che vanno a donare per aiutare il prossimo, accampando scuse tra le più disparate – al netto di chi non può davvero – come la paura generale, fantomatici problemi fisici che impediscono di donare, passando per altre ancora più stupide che sfociano nella mancanza di tempo o nel complottismo (le sacche vendute al mercato nero).
Invece è una pratica assolutamente sicura che offre ulteriori risvolti positivi: donare il sangue è accompagnato ad esempio da una moltitudine di test gratuiti che permettono di controllare il proprio livello di colesterolo, piastrine, globuli, eventuali problemi, presenza o meno di epatite e AIDS. Può essere fatto in qualsiasi giorno, anche lavorativo (viene rilasciato infatti la documentazione che può essere usata per giustificare il permesso sul posto di lavoro), si può donare se si fuma, se si beve (ma non da alcolizzati), se ti fai perfino una canna ogni tanto, basta usare qualche precauzione e comunque c’è sempre un consulto preventivo e gratuito col medico che controlla la possibilità di donare o meno.
Non ultimo, anzi, c’è l’aspetto positivo sentirsi meglio e elevarsi da quello stato in si crede che basti non nuocere al prossimo per garantirsi un posto nella lista dei buoni. Insomma, recatevi in ospedale o nei punti appositi ogni 90-120 giorni per gli uomini, 180-210 per le donne, è un gesto che richiede davvero poco per essere portato a compimento.