Una delle sezioni di Facebook che utilizzo sempre è quella relativa ai “ricordi”, che mi permette di vedere cosa postavo nello stesso giorno gli anni addietro. Tra perle un po’ imbarazzanti e un diverso modo di comunicare, oggi 28 marzo ho riletto il mio diario di quarantena relativo al ventesimo giorno dall’inizio del lockdown in seguito alla pandemia relativa al Covid-19, nel 2020.

Lo ripropongo qui sotto, perché mi ha permesso di rivivere un momento molto difficile per me soprattutto a livello mentale, e fermarmi a pensare su quanto successo da allora a oggi, e le cose che sono cambiate.

DIARIO DALLA QUARANTENA – Giorno 20

All’inizio si vedeva gente contenta di rimanere a casa, che allegramente cantava sui balconi, che andrà tutto bene. Al giorno 20 un po’ meno.

• Il mio cervello funziona al contrario: non bevo un filo di alcol dall’8 marzo e mangio quasi sempre bene, ogni giorno una corsetta dietro casa (non c’è nessuno) oppure cyclette oppure Fitbit Coach. Ho perso 2 Kg, altri 2 e sono in peso forma per quando si ricomincerà a girare: tranquilli, non vi prenderò in giro, chiattoni.
• Continuo a lavorare 8 e più ore al giorno, tra progetti, articoli e dirette. Tutta roba che non smuove un centesimo, ma almeno mi tengo impegnato e impegno la community per quando sarà.
• Tra Serie TV, Film e videogiochi, i passatempi non mancano, ma con l’età sono diventato un nerd a cui piace stare in giro e il contatto, misurato, con le persone.
• Sto usufruendo alla grande del mese gratuito gentilmente offerto da Pornhub, ho già sbloccato diversi badge.
• Ogni tanto sogno il numero 420, mentre recito ave Maria.
• Da 20 giorni sono solo in casa, lontano come tanti da amici e parenti. Meno male che i gattoni Cicciotto e Miro mi fanno compagnia, non mi hanno mai visto così presente.
• Economicamente non voglio pensare al disastro che sarà per tanti, la mia startup è completamente ferma e chissà per quanto farà registrare zero sulla casella del fatturato. Dovrò attingere completamente dai risultati buoni dello scorso anno.
• Avverto un magone nel pensare a tutti i decessi che stanno avvenendo giornalmente, e per questa situazione che si protrarrà per tanti altri mesi.

Andrà tutto bene sto cazzo, ma ci sono diversi modi per affrontare la cosa.
Io preferisco il sorriso, la ricerca del piano B, C…Z e affrontare di petto la situazione, che tanto è immutabile qualunque sia l’atteggiamento scelto.