La giornata odierna ha visto un botta e risposta tra Roberto Saviano e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, con il primo deluso dei primi due anni di amministrazione cittadina, ed il secondo che non ci sta e lo addita di tempi sospetti per la critica e di fare populismo.
Ecco le due lettere incriminate:
Più volte in passato ho espresso il mio giudizio positivo su Saviano e su Gomorra; purtroppo il tempo non è sempre galantuomo e ho notato come certe cose siano cambiate, altre divenute insostenibili.
La notorietà logora chi ce l’ha, la battaglia sociale viene inquinata da quella politica, ci si siede sugli allori e si preferisce fare populismo per ottenere applausi e consensi, distaccandosi dall’atto di coraggio che ti ha fatto diventare tale, e non vivendo più davvero i problemi, ancora meno lavorando per risolverli.
Insomma, mi sono un po’ stufato di sentirlo parlare con i presupposti di cui sopra, la denuncia è importantissima ed è uno dei sistemi “scatenanti” per il riscatto, bisogna però saperla controbilanciare e offrirsi di agire soprattutto quando si ha cotanta visibilità.
Così invece è un gioco al massacro mediatico e sono fermamente convinto che su Napoli, dove sono il primo a riconoscere che i problemi sono tantissimi, il lavoro atto a mettere in risalto i difetti è decisamente migliore di quello per esaltarne i pregi, anche perché un omicidio o la munnezza sono molto più interessanti del lungomare liberato o dell’eccellenza ed esportazione culinaria.
Sicuramente condivido questo passaggio della risposta di De Magistris:
Questo populismo critico compiuto da lontano, dunque senza avere il polso diretto e quotidiano della città, cioè senza viverla la città, non può consentire uno sguardo realistico su Napoli. Perché Saviano non ha mai offerto il suo aiuto, non ha mai avanzato un consiglio, non ha mai dato una idea o una proposta per contribuire allo sforzo di rendere Napoli più bella, più vivibile, più libera?
Più altre cose sparse. Il mio pensiero però è che questo botta e risposta è totalmente inutile, troppe parole in luogo dei fatti, De Magistris deve continuare a fare e accelerare quanto di buono ha fatto per Napoli, il potenziale ce l’ha ma i chiacchieroni non hanno mai fatto una bella fine.
BONUS, un articolo del New York Times dopo 36 ore passate a Napoli.