Lo scorso fine settimana ho avuto finalmente modo di acquistare, giocare e finire Quantum Break, visionando inoltre le scelte alternative e i filmati dedicati.
Ebbene, mi è piaciuto! Ho trovato affascinante e coerente l’utilizzo da parte di Remedy del viaggio nel tempo, col passato impossibile da modificare qualunque azione si provi a compiere, e la gestione dei protagonisti nel presente e in versione futura, allo scopo di rivelare man mano i pezzi della trama.
Alcuni passaggi sono eccellenti a livello visivo, con tutto l’ambiente sospeso o in continua distruzione; la colonna sonora è perfetta per i momenti di gioco e anche la scelta di proporre una puntata in stile Serie TV alla fine di ciascun capitolo è interessante, al netto della recitazione pessima di qualche attore secondario.
Mi ha convinto alla stessa maniera il gameplay, grazie ai poteri in possesso di Jack Joyce divertenti da utilizzare, efficaci e coerenti se vogliamo con la trama; lo scontro finale è un po’ la summa di tutto questo, mentre manca qualche altro antagonista più interessante da affrontare, laddove i combattimenti regolari lo sono.
Quello che ho trovato migliorabile, invece, sono alcune soluzioni tecnologiche adottate in termini di animazioni e passaggio da una sequenza all’altra, inclusi i caricamenti, ed il fatto che il titolo arrivi con un po’ di fiato corto in termini di progressione, un po’ come successo per Alan Wake.

Complessivamente, ad ogni modo, mi è piaciuto un bel po’, l’immaginario creato da Remedy è estremamente affascinante e spesso coinvolgente a livello visivo/narrativo, sarei ben felice se arrivasse un seguito con tutti i crismi del caso. Nel frattempo, godetevi la mia solita carrellata di Screenshot!

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