L’ho recuperato solo ultimamente, ma Kingdoms of Amalur si è rivelata una piacevole sorpresa, un RPG classico con una mappa di gioco enorme, una miriade di quest, ottimo senso di progressione e un sistema di combattimento action che avrebbe fatto la fortuna di tanti giochi di ruolo occidentali minati da questo aspetto, come ad esempio The Witcher.
Per certi versi mi ha ricordato una versione offline di World of Warcraft, anche come stile grafico e tipologie di quest; gli mancano un po’ di grinta e genialità per eccellere in questo panorama bello affollato, ma adesso si trova a prezzo ridotto ed è molto facile dedicargli decine di ore senza colpo ferire, e con discreta soddisfazione.
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