Il pranzo di Natale Napoletano

Pubblicatoil Dic 25, 2009

Aldilà della componente religiosa, che colpisce in maniera differente ogni famiglia in base al proprio grado di fede (che in realtà dovrebbe essere la cosa principale :D), il Natale a Napoli è sicuramente uno dei più “sfarzosi” dal punto di vista culinario, si comincia il 24 e si finisce il 26 con diversi e morti e feriti in chiave fegato e affini.

Il pranzo di Natale non è un pranzo, è una GUERRA, dove vince chi rimane in piedi, è la fiera di battute di ogni tipo sulle gesta dei commensali presenti, recitate in stretto dialetto per aumentarne il grado di ilarità, ma di conseguenza confinate a chi può capire questo straordinario (quando usato a dovere) vocabolario di parole alla stregua di una lingua a se stante.

Mozzarella e prosciutto, pasta al forno, parmigiana, peparuoli mbuttunati, carcioffole, zucchini, roccocò, struffoli, nocciolini, mustaccioli e per digerire un po’ di frutta, per paura che c’è rimasto ancora un po’ di spazio nello stomaco.

E alla fine, come suol dire il buon Simone Schettino, se fai nu rutt’ può pur svenì :D

Ad ogni modo, dopo questa breve divagazione, metto un classico video di auguri Natalizi che vede protagonista anche me, solo perché regalato dal nostro buon Giovanni Polito ed abbastanza simpatico:

Come detto anche altrove, andate tutti affanculo!