Sempre sulla scia del mio ritrovato amore negli JRPG grazie a Ni no Kuni, mi è capitato sotto mano un file video con il finale di Xenogears, che avevo scaricato tempo fa.
Oramai sono passati diversi anni e forse in pochi se lo ricorderanno, ma reputo questo titolo il miglior JRPG che abbia mai giocato anche rispetto all’età che avevo, in termini di profondità della trama, lunghezza, sistema di combattimento, impatto audio/visivo. All’infuori di una parte finale un po’ compressa per mancanza di budget e qualche dungeon davvero “pesante”, è davvero un titolo incredibile che rigiocherei con estremo piacere sottoforma di remake perlomeno in alta definizione (maledetti televisori di oggi).
Detto questo, questo post mi porta ad una rapida riflessione sulle colonne sonore dei videogiochi; laddove dal punto di vista narrativo e di impatto emozionale si può discutere ancora tanto sulla qualità di questo mezzo di intrattenimento rispetto ad altri, non di rado la sua appendice musicale ha un livello qualitativo generale eccezionale, sia quando gli sviluppatori prendono “in prestito” compositori già affermati altrove, sia quando a scrivere le canzoni sono individui nati con i videogiochi stessi.
Questo è il video col finale di Xenogears:
Il titolo della canzone è “Small of two pieces” (acquistabile qui), un vero e proprio capolavoro che starebbe benissimo in qualsiasi produzione cinematografica di un certo livello. Della colonna sonora di Xenogears se n’è occupato Yasunori Mitsuda, il quale assieme a Yoko Shimomura e al maestro Nobuo Uematsu ha dato vita ad alcune delle colonne sonore più emozionati mai legate ai videogiochi.
Lo stesso Ni no Kuni gode di un accompagnamento musicale clamoroso, in questo caso realizzato assieme all’orchestra filarmonica di Tokyo da quel Joe Hisaishi che ha messo la firma su tanti film di animazione di Studio Ghibli.
La lista, ad ogni modo, è lunghissima; come dimenticare l’immaginifico comparto musicale di Zelda, partorito da un Koji Kondo legato anche agli altri capolavori Nintendo, oppure il tema principale di Metal Gear Solid, composto da Harry Gregson-Williams.
Ma anche i motivi di Turrican, We Love Katamari, Ico, Street Fighter e un’altro milione di titoli, magari meno orecchiabili senza l’accompagnamento visivo, ma egualmente di pregevole fattura.
Un giovane Michael Giacchino, quello di Lost, Fringe, Up e tanti altri, aveva già composto per Medal of Honor nel 1999 prima che diventasse così famoso; a chiudere il cerchio di questa collaborazione trasversale tra cinema e videogiochi, su The Last of Us sta lavorando Gustavo Santaolalla, vincitore di due premi Oscar per Brokeback Mountain e Babel.
Insomma, quando si parla di colonne sonore e videogiochi,chapeau; non di rado ascoltando un brano ho rivissuto mentalmente un particolare significativo di un titolo giocato :)
Richiesta ulteriore in calce, legata all’incipit di questo post, vorrei vedere in alta definizione anche Xenoblade, che ho spolpato alla grandissima due anni or sono e eccezionale anche graficamente tranne nella risoluzione bassa supportata da Nintendo Wii. Nel frattempo, però, i Monolith Soft mi hanno ascoltato annunciando un titolo completamente inedito per Wii U.