Entrambe queste parole possono sovrapporsi spesso e volentieri, a significare il ripetersi di una particolare azione o susseguirsi di situazioni, ma nel primo caso spesso si ha un’accezione negativa, alla stregua della monotonia, nella secondo invece no.
Secondo me la loro diversificazione dipende proprio dal sentimento che le accompagna, Routine è quando devi svolgere un lavoro che non ti piace, quando sei costretto a ripetere all’infinito una cosa controvoglia, quando non hai la forza di opporti a qualcosa che pare già scritto.
Rituale è quando al mattino ti svegli allo stesso orario, cammini a piedi nudi sul parquet, metti la solita musica e ti prepari il caffè, con tutta la calma di questo mondo. E’ quando accompagni il tutto con entusiasmo, non vedi l’ora che quella cosa accada al solito orario e al solito posto, ti emozioni quasi nei momenti immediatamente precedenti…
Il rituale diventa routine quando ad esempio un rapporto d’amore non si rinnova, non viene coltivato e viene dato tutto per scontato, quando non si ha più l’entusiasmo per certe cose, e allora è giunto il momento di trovare un nuovo rituale, spesso con una prova di forza o un deciso cambiamento.
Odiare la routine, amare i rituali, si deve essere sempre attenti a scindere le due cose.