Aumenta il bilancio dei campioni di latte prelevati nei caseifici campani risultati positivi alla diossina. Al primo test ‘incriminato’ riscontrato ieri, oggi si sono aggiunti altri 5 risultati positivi sui 50 delle analisi che si riferiscono a caseifici di Napoli, Caserta e Avellino. In totale, quindi, si tratta di sei casi su 153 analizzati.
Sull’affaire diossina rassicura Livia Turco, ministro della Salute, secondo cui “la Commissione Ue è soddisfatta degli esiti dei nostri controlli”, mentre il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, anche considerando i livelli di diossina contenuti nel latte risultato contaminato, afferma: “Siamo tranquilli”. La positività riscontrata oggi è “per un valore di poco superiore ai 2 picogrammi, valore-soglia che è stato abbassato rispetto al livello precedente, che era di 3 picogrammi”, spiega il presidente del Consorzio Franco Consalvo, sottolineando come i campioni positivi siano relativi ad aziende del casertano già sequestrate e la cui produzione è stata bloccata. “Finora siamo a sei casi positivi – ha aggiunto Consalvo – ma non sono stati riscontrati i livelli di 20-30 picogrammi di diossina che temevamo, siamo per questo tranquilli”. “E’ già stata sbloccata l’attività di 403 allevamenti – afferma Livia Turco, ministro della Salute – pari al 75% di quelli controllati. Gli altri restano sotto sequestro cautelativo per verificare l’effettiva presenza di diossina nei singoli allevamenti”. Dai dati forniti dal ministero della Salute, al momento sono stati esaminati 222 campioni sui 265 prelevati, riferiti al latte di 539 allevamenti sui 685 oggetto del programma di controllo. Mentre 403 allevamenti sono stati sbloccati, per gli altri 136 sono in corso ulteriori controlli. I nuovi esami serviranno a verificare in quale latte e in quale specifico allevamento c’é un problema di presenza di diossina fuori norma. Per i rimanenti 43 campioni di latte, le analisi sono ancora in corso.
“Registro con soddisfazione – dice Turco – che la Commissione e gli Stati membri della Ue hanno apprezzato il lavoro svolto dalle autorità sanitarie italiane e si sono dichiarate soddisfatte per le informazioni ricevute. Si è inoltre appreso che alcuni Stati membri stanno effettuando controlli autonomi sulla mozzarella di bufala importata, e i risultati finora ottenuti” non hanno rilevato problemi. “Il mondo ci guarda – ha affermato Paolo De Castro, ministro delle Politiche agricole – e quindi l’ efficienza del sistema dei controlli e la dinamica attraverso cui in perfetta sintonia stiamo procedendo con la Commissione, è motivo di soddisfazione”. Proprio Mariann Fisher Boel, commissario Ue per l’agricoltura, sulle questioni mozzarella di bufala e Brunello stamane a Firenze ha detto: “Attualmente non esiste alcun rischio per la salute dei cittadini, anche per la prontezza con la quale si è deciso di reagire a questi allarmi in Italia”. Sono intanto già stati individuati ed isolati nelle tre province di Napoli, Caserta e Avellino gli allevamenti a rischio diossina, per cui permane il sequestro cautelativo. Successive analisi identificheranno quali sono, di questi allevamenti, quelli effettivamente contaminati dalla sostanza tossica.
In ogni caso il latte di bufala in circolazione, proveniente dalle tre province, risulta in regola con le norme sulla diossina, così come tutti i derivati. A Benevento e Salerno, dove i prelievi sono in corso presso tutti i caseifici, si potranno commercializzare derivati del latte di bufala utilizzando solo il latte già controllato e risultato a norma.
Questo a smentita della solita, incontrollata, copertura mediatica inquinata da informazioni fasulle. Del solito mettere in cattiva luce una regione già martoriata da eventi al contempo non voluti, sfortunati e in qualche modo cercati dalla parte di popolazione che non merita di essere definita tale.
Io mi mangio una mozzarella di bufala bella grande, e chi vuole fare il solito qualunquismo se ne andasse tranquillamente affanculo.