Gli ultimi tre giorni li ho passati a godermi il più possibile gli sprazzi di vacanza rimasta, ma sono stati alternati anche dal cambio di Hotel (da Ikebukuro a Takadanobaba, bel quartiere giovanile che ospita la Waseda University), da questioni lavorative e dall’arrivo dei ragazzi, Andrea, Fabio, Pierpaolo e Alessandro, con i quali ho condiviso le ultime uscite e poi l’immancabile shopping, prima di pensare alla fiera.
Tra i vari posti, e alla ricerca di qualcosa che non avevo mai visitato nei precedenti quattro anni, mi è piaciuto particolarmente Komagome, quartiere molto caratteristico e affascinante, che rappresenta un po’ la faccia più antica della città in confronto a quella ipertecnologica.
Mi sono imbattuto ad esempio in un panettiere nel quale ho provato un paio di cose squisite e in tanti altri piccoli negozietti molto belli solo a vedersi, per finire con un parrucchiere dal nome “Mi dica” :D
Una cosa che mi sono sempre dimenticato di far notare è la diversa struttura delle pompe di benzina, che dispongono di bocchettoni che scendono direttamente “dall’alto”, senza i serbatoi visibili a terra e presumibilmente disposti nel tetto, in maniera (suppongo) dall’essere più sicuri e lasciare il passaggio a più macchine. Per quanto riguarda i litri erogati e il costo ci sono poi dei display a LED sulla parete laterale, molto facili da consultare.
Il posto più bello che ho visitato è stato comunque il Rikugien Garden, parco tenuto a dir poco minuziosamente e dotato anche di un bellissimo laghetto a fare da sfondo a tutto.
Lo giro di Shopping è stato ugualmente interessante, perché ho attraversato diversi quartieri caratteristici con il primo fatto in solitaria e svolto tra Harajuku a Omotesando, con diversi negozietti di vestiti utilizzati anche da molti ragazzi Giapponesi, passando per Condomania, la patria dei profilattici tra i più disparati e fuori di testa (e da regalare assolutamente agli amici :D) e arrivando infine a Kiddyland, sette piani pieni zeppi di giocattoli, pupazzi, portachiavi, stranezze tipiche Giapponesi e un piano intero dedicato a Hello Kitty, con centinaia di cose che sono sicuro farebbero impazzire più di una persona che conosco :D
Il secondo giro l’ho fatto insieme agli altri partendo da Akihabara, vera e propria patria di fumetti e tecnologia, dove ho acquistato un nuovo tipo di pile ricaricabili ibride al nichel e metallo, che stando alle informazioni che mi ha dato il commesso, dovrebbero durare fino a 100 volte di più delle normali batterie al nichel. Difficile da credere (almeno in queste proporzioni) ma ne ho presa qualcuna e la testerò non appena torno a casa, se davvero funzionano così tanto di più, l’anno prossimo ne faccio scorpacciata :D
La camminata è proseguita per Okachimachi, quartiere pieno di bancarelle che alternavano mangiare e vestiti, per finire a Ueno, dove si trova Yamashiroya, altro mega negozio di sei piani colmo di gadget, action figure e modelli (inutile dire che ne ho preso qualcuno), e dove ho visto anche un prototipo mignon di macchina ad idrogeno, con tanto di acqua da aggiungere e perfettamente funzionante, al costo di 100 euro.
Oggi è stato il turno infine del cocktail party di Sony nel quartiere commerciale di Shimbashi, pienissimo di grattacieli imponenti e dotato di strutture all’avanguardia, in una delle foto c’è la visuale dal Conrad Hotel, dove al ventottesimo piano si è tenuto l’evento del produttore Giapponese.
Chiusura giornata nella ben nota Shibuya per mangiare del buon ramen, notare nell’ultima foto l’uscita Hachiko della metro, con un bellissimo spettacolo di luci e una fiumana incredibile di gente all’incrocio, come si nota nella parte bassa.
Ora tutta l’attenzione si sposta sul Tokyo Game Show, tra articoli, Superdirette e speriamo annunci interessanti, per poi concludere la trasferta con la solita coda finale che cerca di falci addolcire a più non posso il groppone di lasciare un posto straordinario!