Di ritorno dalle vacanze ho giocato (e finito) Inside, avventura d’atmosfera sviluppata da Playdead, gli stessi dell’ottimo Limbo. E al pari del precedente titolo, mi ha colpito per la qualità del comparto artistico e la capacità di trasmettere un messaggio criptico aperto ad interpretazioni, ma non di meno affascinante e coinvolgente.
Prima della solita carrellata di screenshot, volevo discutere di alcune teorie legate al finale principale e a quello segreto:
- SPOILER! –
Ci sono diverse interpretazioni riguardo il Blob che assorbe il protagonista verso fine avventura: quella che mi piace maggiormente afferma di come in realtà quest’ultimo sia controllato dal Blob stesso, il quale lo “costringe” a tornare al laboratorio per assorbire le sue abilità superiori e quindi fuggire verso la spiaggia. Se ci fate caso, prima dei titoli di coda passa quasi un minuto nel quale non succede nulla e il Blob non reagisce ai comandi del pad. Le ipotesi sono due: è morto a causa della repentina discesa tra gli alberi oppure, ipotesi che mi piace maggiormente, si è servito anche del giocatore al di là dello schermo per raggiungere lo scopo di fuggire; una volta evaso non ha più bisogno dei nostri servigi.
In tale contesto il finale segreto, che si sblocca dopo aver raccolto tutti gli orb e che porta il protagonista a disattivare l’energia di tutto il laboratorio e a “spegnersi”, fa intuire una cosa: anche lui è controllato dagli scienziati che fanno gli esperimenti, oppure è collegato allo stesso Blob seguendo le considerazioni di cui sopra; quest’ultimo quindi si scollega e probabilmente muore perché non ancora autosufficiente in seguito agli esperimenti che sta subendo.
- FINE SPOILER, INIZIO SCREENSHOTS –