Durante il press tour dedicato a Gran Turismo, di cui ho parlato nel post precedente, ci sono stati altri due momenti significativi che ho avuto la fortuna di vivere in prima persona.
Innanzitutto la visita al museo Enzo Ferrari, un vero e proprio pezzo di storia dell’automobilismo italiano all’interno del quale è possibile apprezzare gran parte dei motori del Cavallino Rampante – compresi quelli delle monoposto di Formula 1 – assieme ad alcuni prototipi di auto come LaFerrari. Merita assolutamente anche da “civili”, la sera ci siamo spostati invece nel Dome collegato per una cena incredibile in mezzo a modelli iconici come la Ferrari Testarossa fino alle produzioni più recenti.
Il giorno successivo è stato il turno dell’autodromo di Modena, nel quale ho guidato una Lamborghini Huracan nello spiazzale antistante simulando una partenza da fermo con frenata, slalom tra i birilli e poi il classico 360 gradi. Successivamente sono andato in pista con una Porsche 911 GTS per fare quattro giri del tracciato: è incredibile l’elettronica di cui sono dotati questi bolidi da 400 e passa cavalli, nel momento in cui ho preso confidenza ho cominciato a sculettare guidando al (mio) limite in entrata e in uscita di curva, consapevole che poi la macchina sarebbe tornata dritta senza alcun problema.
Forse sembra strano, ma anni e anni di titoli automobilistici simulativi e non, giocati con volante dotato di force feedback, hanno reso decisamente più familiare l’impatto con la guida di auto reali: la differenza non è stata così clamorosa al netto della forza G e di accelerazione raramente disponibili e solo su cockpit motorizzati, chiaramente parlando di padronanza base della macchina. Quando al volante si sono messi dei piloti professionisti, è stata tutta n’ata storia.
Di seguito il video diario che abbiamo creato durante il press tour, dove si vedono anche le macchine che abbiamo guidato!