Il prossimo 7 ottobre arriva Uncharted: The Nathan Drake Collection, che racchiude all’interno di un unico Blu-Ray la trilogia di Naughty Dog trasportata per l’occasione su PlayStation 4, con tanto di miglioramento grafico.
A me è piaciuta un bel po’, sia per l’ottimo lavoro di potenziamento tecnico operato, sia perché sono tre titoli di qualità – invecchiati bene – col secondo ancora oggi tra i migliori shooter/adventure in terza persona disponibili sul mercato: una Collection imprescindibile per chi non ha giocato gli originali su PlayStation 3.
A tal proposito ho scattato qualche foto in-game (finalmente in formato PNG, meno compresso) per mettere a confronto i miglioramenti tecnici avvenuti all’interno dei tre titoli; non in relazione alle controparti PS3 – troppo complesso con i mezzi che ho a disposizione – ma semplicemente tra loro analizzando il volto del protagonista Nathan Drake, e la foresta presente in ciascun titolo.
Per ogni set di foto (cliccate per ingrandirle) ci sono in sequenza Uncharted: Drake’s Fortune, Uncharted 2: il Covo dei Ladri e Uncharted 3: l’inganno di Drake.
Partiamo dal viso:
Lo stacco maggiore si nota tra il primo ed il secondo capitolo, ma nel terzo ci sono ulteriori miglioramenti in termini di dettagli, come per le rughe.
Di seguito invece le foreste presenti in ciascun gioco, rispettivamente quella Colombiana, del Borneo e della Francia Orientale:
Quella del primo Uncharted è più fumettosa e colorata, di buon impatto ma con texture mediamente slavate ed effetti di luce “elementari”. In Uncharted 2 abbiamo un risultato molto più realistico e fotografico, grazie alla maggiore complessità della nebbia e della profondità di campo, nel terzo capitolo infine c’è l’esplosione dei particolari e del sistema di illuminazione, con un contrasto molto pronunciato.
Questo è quanto, Uncharted 2 e 3 in movimento sono ancora oggi un bel vedere, per varietà visiva ancora di primissimo piano!
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