Sfido chiunque a non aver commesso almeno un errore (o meglio una sequela di errori) nella prorpria vita, ed una cosa è altrettanto sicura: gli errori si pagano.
E questo non perchè Dio ce l’abbia con noi oppure il destino sia contro, ma forse perchè solo rendendosene conto e accettando le conseguenze si possono superare e non più commettere. Bisogna pensare, pensare e pensare, anche se non si accettano compromessi non si deve mai mancare di rispetto. Non ha senso arrabbiarsi, dare la colpa a qualcuno o nascondersi dietro qualcosa, bisogna assorbire e diventare una persona migliore, si è sempre in tempo.
Voglio accompagnare questo intervento con due canzoni scritte dal grande Edoardo De Crescenzo, “Quantu tiempo ce vò” e “Parlanno parlanno”, che essendo in Napoletano non saranno fruibili per tutti, ma ci tenevo a metterle perchè mi hanno spesso tenuto compagnia nei momenti più melanconici di questi ultimi tre mesi:
Scusa, mea culpa.