Da parecchio tempo avevo in mente di far vedere Napoli ai colleghi ed amici con cui lavoro assieme su Multiplayer.it, e che provengono da molte parti di Italia. Molti di loro non la conoscevano, qualcuno aveva preconcetti e in generale mi sembrava una cosa carina condividere i posti che amo con persone con le quali ho vissuto gran parte delle mie esperienze e viaggi lavorativi.
La possibilità si è presentata in occasione del matrimonio di Pierpaolo ed Eliana, avvenuto domenica nella graziosa Vico Equense e nella cornice clamorosa del castello Giusso.
E così, tra venerdì e sabato, ho girato Napoli assieme ad undici colleghi: per loro ho preparato un vero e proprio tour de force che si è tradotto in quasi 40 chilometri di camminata…sono contento che sia andato tutto per bene anche in termini di tempistiche e punti di interesse che sono riuscito a mostrare.
Come sistemazione ho scelto l'Hotel Paradiso in Via Catullo a Posillipo, ha una vista eccezionale sulla città e sul Vesuvio e si trova in una zona tranquilla, ottima come base di appoggio e di partenza.
Il Venerdì abbiamo cominciato camminando sul lungomare da Largo Sermoneta a Piazza Vittoria, poi Via Chiaia, Piazza del Plebiscito, Maschio Angioino e Galleria Umberto, inframezzati da caffè alla nocciola e sfogliatelle varie. Alle 17.30 il Tunnel Borbonico, un giro suggestivo e interessante sotto il ventre di Napoli attraverso dei tunnel scavati dai Borboni che e in seguito sono divenuti rifugio durante la seconda guerra mondiale…al suo interno tante storie e l'ingegno umano, come la tristezza della condizione in cui versavano le persone durante i bombardamenti. Aperitivo in zona San Pasquale da Bella Donna 12, dove è successa una cosa carinissima: il barman ha offerto un giro di Vodka per tutti, perché mi segue all'interno della nostra applicazione PlayStation :)
Cena presso la Taverna del Brigante in via Martucci, ha aperto da un paio di anni e abbiamo mangiato degli ottimi fusilli freschi fatti in casa, scialatielli con zucchine e gamberi, e poi alici marinate, cozze e polpo, promossa. La serata si è conclusa con una punta al Pizza Festival sul lungomare, senza mangiare ovviamente, e poi con un amaro ai piedi del Castel dell'Ovo, nel grazioso Borgo Marinaro.
Dopo la colazione con vista in hotel, il sabato è cominciato con un altro giro sul lungomare fino a Piazza Vittoria, poi verso Via Toledo per entrare nel cuore della città. Prima però c'è stata una deviazione con funicolare verso Piazza Fuga al Vomero, per far provare ai ragazzi i fritti della Friggitoria Vomero: con 2,70€ si sono portati a casa panzarotti, frittatine e altro buonissimi. Ci siamo diretti successivamente a San Martino, dove c'è il suggestivo Castel Sant'Elmo (ci facevano anche il Comicon fino ad un paio di anni fa) e una ulteriore vista sulla città importante e differente; caffè immancabile e altra funicolare questa volta verso Montesanto. Piazza Dante, Port'Alba, Piazza Bellini per un drink, quindi Via dei Tribunali e la Cappella San Severo. Quest'ultima permette di vedere il Cristo Velato, un'opera incredibile scolpita nel marmo che fa davvero impressione dal vivo. Abbiamo continuato per i caratteristici vicoli di Napoli, per poi attraversare San Gregorio Armeno e Spaccanapoli fino alla Chiesa del Gesu, Piazza del Gesù e di nuovo Via Toledo. Da qui abbiamo preso la metropolitana attraverso la stazione eletta dalla CNN come la più bella d'Europa, e siamo scesi a Piazza Dante. Ho portato i ragazzi all'inizio della Sanità per far vedere anche il caos più totale e senza regole, allo scopo di mangiare una pizza super nel mio attuale locale preferito, Concettina ai tre Santi. Alle 19 eravamo già lì e ci ho visto giusto, un'ora dopo c'era una fila enorme per entrare; il tour si è concluso con chiacchiere e alcol in un bar poco distante dall'albergo.
Il mio amore per Napoli e il mio essere cosmopolita mi portano ad essere "ambasciatore" di tutto quanto di buono ha da offrire, la sua miriade di scorci e panorami mozzafiato, la sua storia millenaria, il suo cibo incredibile…di certo non nascondo i suoi difetti e i diversi problemi culturali e istituzionali, ma per quello già ci pensano, e non senza un certo carico gratuito ed eccessivo, giornali e telegiornali.
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