Un’intervista un po’ particolare e Anonymous

Pubblicatoil Apr 22, 2011

Inutile prenderci in giro, il giornalismo che ruota attorno ai videogiochi è ancora piuttosto acerbo, sia come qualità (seppur reputo che alcuni giornalisti di questo campo farebbero un lavoro decisamente migliore di quelli che vediamo sulle prime pagine di Repubblica, Corriere e affini, sopratutto nelle loro controparti online…) sia come “prestigio” dell’argomento, fermo restando che è in continua crescita, ricerca di professionalità e della voglia di essere riconosciuto alla pari di tanti altri che figurano sotto la voce “cultura”.

Mi ricordo sempre con piacere quando ho cominciato questo lavoro e come tutti quelli ai quali raccontavo cosa facessi lo bollassero con frasi come “giochi ai giochini tutto il tempo, che culo”, “ma non lavori, giochi!”, a partire da mio padre, fino invece a rendersi conto che poi le responsabilità e le mansioni siano comunque importanti (ovviamente stiamo parlando di una sfera lavorativa al pari di radio e derivati come “peso”) e che grazie ai continui viaggi, allo stipendio e a tanto altro c’è poco da prendere in giro :D

Detto questo, è anche bello uscire dalla quotidianità fatta di recensioni, video e prove per dedicarsi a cose un attimino differenti; parlo di speciali di approfondimento, excursus storici e in questo caso specifico di interviste più strutturate e “giornalistiche”, come quella che ho avuto modo di fare ad un portavoce di Anonymous, gruppo che si trova dietro agli attacchi contro Paypal, Mastercard e Visa in seguito del loro blocco ai fondi per Wikileaks piuttosto che quello ai siti e al PSN di Sony, che li ha resi irraggiungibili per un certo lasso di tempo. Quando ho pubblicato l’intervista ha generato un numero impressionante di commenti tra critiche, complimenti e anche discussioni molto articolate tra “sostenitori” e assolutamente contrari, in questa sede vorrei focalizzarmi sul fatto che secondo me proprio questi tipi di articoli mancano decisamente in un sito di videogiochi e sarebbe bello poterne fare con più regolarità, magari anche in giro per analizzare il mercato videoludico e tutto quello che gli gira attorno.

Bando alle ciance, per chi fosse interessato ecco il link su Multiplayer.it all’intervista ufficiale:

Link: Multiplayer.it incontra Anonymous, il punto della situazione