Una giornata tipo all’E3 di Los Angeles

Pubblicatoil Giu 17, 2015

Dopo aver raccontato di una giornata tipo in redazione, mi ero ripromesso di fare altrettanto per l'E3 di Los Angeles, l'evento videoludico più atteso dell'anno da parte dei giocatori e degli addetti ai lavori. Una settimana intensa, divertente, distruttiva, accompagnata da decine di titoli che si mostrano per la prima volta e che definiscono il mercato nei dodici mesi a venire.
In realtà per capire appieno cosa facciamo durante una manifestazione del genere, bisogna dividere la descrizione in due macro categorie: le giornate dedicate alle conferenze e quelle alla fiera vera e propria.

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La base operativa è Casa Multiplayer.it, una villa in grado di ospitare almeno dieci persone che abbiamo scelto per lavorare tutti insieme e confrontarci di volta e in volta, fare gruppo e in realtà anche risparmiare rispetto ad un albergo ed una camera per ciascuno dei presenti (quest'anno siamo tredici, più altri tre colleghi di altri reparti).
Ad ogni modo la sveglia è alle 7.30/7.45, la prima conferenza di affrontare è quella Microsoft: un gruppo composto da almeno due persone più operatore video si dirige poco dopo le 8 nel luogo dell'evento, per seguirlo dal vivo. Gli altri cominciano ad organizzare la diretta a Casa Multiplayer.it, con la regia e due persone davanti la telecamera che tradurranno e commenteranno il keynote in tempo reale. Gli altri rimangono in stand-by solitamente assistendo alla conferenza dietro le quinte, anche perché a tutti interessa sapere quali sono i nuovi annunci e i titoli mostrati. A fine conferenza c'è un intervento telefonico dei presenti sul posto, che prima di tornare alla base si fermano per registrare un commento a caldo e il servizio per il TG che andrà online la sera come sintesi complessiva. Dopo pranzo è il turno delle conferenze Electronic Arts e Ubisoft, che seguono un iter simile con interpreti differenti, tra chi le segue dal vivo e chi si occupa della traduzione in italiano. Nel tardo pomeriggio tocca infine alla conferenza Sony, alla quale solitamente partecipo assieme ad un paio di colleghi e cameramen: al termine dopo cena si torna a casa e si mettono a posto filmati, foto scattate e altro, mentre la serata continua fino alle 22-23 per chi deve seguire gli altri eventi organizzati in giro per Los Angeles, dedicati a singoli giochi oppure ad un insieme di un unico produttore. La giornata termina ben oltre la mezzanotte tra la scrittura degli articoli, l'organizzazione del lavoro e dei Social, il montaggio e la messa online dei video.
Per organizzare a livello logistico tutti gli spostamenti, in genere affittiamo tre macchine con due guidatori designati; qualcuno fa più volte spola, ma in generale si cerca di creare nuclei di lavoro indipendenti, o di ritornare a Casa Multiplayer.it prima di ripartire.

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La giornata di fiera vede la sveglia puntata tra le 7 e le 7.30: la gestione è affidata ad un calendario condiviso su iCloud con tutti gli appuntamenti della giornata, chi sarà a presenziare, se verrà accompagnato da un cameraman o meno. In fiera si arriva attorno alle 9, e fino alle 18 è un susseguirsi di appuntamenti e interviste, almeno tre o quattro a testa, con qualche passaggio nella nostra sala meeting all'interno del Los Angeles Convention Center (siamo media partner dell'eventi), che serve anche da punto di appoggio per cominciare a scrivere qualche pezzo o pubblicare immagini e video sui Social. Al pranzo dedichiamo una mezz'ora al massimo, talvolta lo saltiamo, e comunichiamo soprattutto via cellulare e SMS per eventuali cambiamenti in corsa, spostamento di appuntamenti, notizie particolarmente importanti da pubblicare il prima possibile.
Nella nostra sala meeting abbiamo almeno una persona a fare presenza, c'è sempre qualcuno poi che monta immediatamente i video prodotti sfruttando la connessione veloce disponibile, per una rapida messa online.
In linea generale un appuntamento può essere composto dalla prova di un gioco, da una presentazione a porte chiuse con domande e risposte, da un'intervista, da un mix di queste cose; di concerto il redattore che ha presenziato produce la videoanteprima e poi fa un passaggio in saletta per i commenti a caldo su Twitch. Personalmente nel flusso di lavoro giornaliero mi ritaglio uno spazio per fare il giro degli stand, raccogliere immagini e video da pubblicare sui Social e da quest'anno anche tre-quattro mini dirette su Periscope; per tutti noi, dalle 9 alle 18, è un macinare chilometri tra le cose da fare e gli enormi padiglioni che compongono la manifestazione. Allo scoccare dell'orario di chiusura ci si ritrova in saletta per organizzare le ultime cose e prendere il materiale: si riparte subito per una cena veloce, che salvo casi sporadici è in un fast food da 2000 calorie in tempo zero, poi si ritorna alla base per la seconda fase, quella di scrittura articoli, produzione di ulteriori video, montaggio e pubblicazione di tutto quanto prodotto durante la giornata. Si va a dormire, a seconda delle persone, a seconda della giornata, dalle 1.30 alle 4 di notte, per poi ricominciare il giorno successivo.

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Tirando le somme sull'E3, le conferenze generalmente sono la domenica e il lunedì, magari con una coda il martedì mattina; la fiera vera e proprio dal martedì al giovedì compresi, con il venerdì dedicato alla scrittura e montaggio del materiale rimasto in coda. Il sabato (come quest'anno) o la domenica si riparte per l'Italia, con l'ultima sera e magari metà giornata dedicata ad una cena di "festeggiamento" tutti assieme e un giro per lo shopping o visitare qualcosa di nuovo.
Questa è la nostra copertura tipica, quindi: il luogo è figo, la fiera eccitante perché parliamo di videogiochi e spesso di materiale inedito, ma è davvero un bel tour de force per il fisico e la mente, che non tutti riescono a sostenere contando anche il jet lag e i ritmi così serrati. È una fortuna enorme esserci, ma abbiamo visto tante persone "cadere" nel corso degli anni :)

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