Storie da passaporto

Pubblicatoil Mag 19, 2014

2014-05-18 13.18.46

Qualche giorno fa sono andato alla questura di Terni per rinnovare in anticipo il passaporto rispetto alla scadenza, questo perché le pagine stavano finendo e l'avevo ridotto in condizioni pietose: più di una volta negli ultimi viaggi il poliziotto di turno mi aveva "cazziato" per lo stato in cui versava, qualcuno addirittura mi augurato buona fortuna per l'ammissione all'arrivo :D

Ci sarebbe da fare una filippica sulla marca da bollo come "imposta" più unica che rara al mondo e di come il 90% delle volte non la controllino, ma preferisco soprassedere. Mi ricordo la volta che nello scambio di Amsterdam mi sono fatto incollare le pagine da una gentile venditrice di tulipani perché altrimenti avrei davvero rischiato, e adesso sono sicuro che nel prossimo viaggio i poliziotti americani faranno storie sul perché il passaporto è nuovo e non c'è nessun timbro di viaggi precedenti…a noi sembrerà banale, ma loro faranno una fatica enorme ad accettare il fatto che l'ho rinnovato per usura, e mi faranno il terzo grado chiedendomi tutte le volte che sono stato negli Stati Uniti.

Ad ogni modo al ritiro del nuovo passaporto mi hanno restituito quello vecchio; ho deciso di affiggerlo in bacheca, perché ogni timbro rappresenta un ricordo indelebile e una testimonianza di quanto sia fortunato a viaggiare personalmente e per lavoro…mi ripeto sempre, poi, che per affrontare il futuro non bisogna mai dimenticare il passato.

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