Stati Uniti, cosa mangiare per cominciare

Pubblicatoil Mar 25, 2013

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Ogni volta che mi reco negli Stati Uniti, ed è una prassi che sono sicuro in tanti ripetono allo stesso modo, diviene automatico fiondarmi in ristoranti o Fast Food allo scopo di ingozzarmi e mangiare Junk Food, cibo che si fa fatica a trovare in così tanta varietà e quantità dalle nostre parti.
Sto parlando ovviamente dei mega hamburger e della carne di manzo in tutti i suoi tagli, che si possono trovare praticamente ovunque e in alcuni casi di qualità assolutamente eccezionale.
Fortuna che non rimango da queste parti per più di 10–15 giorni consecutivi, altrimenti sarei il doppio o già morto, ad ogni modo si può mangiare roba gustosa anche spendendo pochissimo, per poi passare a cose meno distruttive.
Con questo post volevo semplicemente dare qualche indicazione iniziale; l’esperienza, la curiosità e i feedback di altre persone (diffidate dal seguire però alla lettera quello che c’è scritto su TripAdvisor e affini) faranno il resto.

Partiamo da Los Angeles, per quanto riguarda i Fast Food sono culinariamente legato a Johnny Rockets, che invero non fa il miglior hamburger ma eccelle (parlo sempre di golosità sia chiaro, non di alta cucina) nelle Chili Cheese Fries, patatine fritte con chili e formaggio cheddar. Se parliamo di panini i migliori sono quelli di Juicy Burger, dove si “sentono” molto di più gli ingredienti e puoi personalizzare il panino completamente, e Fat Burger, che ha la peculiarità in fase di ordine di decidere COSA togliere dalla configurazione iniziale, che comprende una decina di salse e aggiunte ;D
Per quanto riguarda filetti e compagnia, c’è solo l’imbarazzo della scelta, ad esempio Mastro’s Steakhouse, Wolfgang’s Steakhouse e CUT in Beverly Hills; più particolare ma leggermente sotto come qualità è invece il BeniHana, ristorante giapponese e americano dove dei cuochi acrobatici cucinano davanti a voi su un tavolo enorme con una piastra al centro, assolutamente da provare anche per la parte “scenografica”.

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Spostandoci più a nord, San Francisco, di discreta qualità abbiamo Mel’s Drive (prendete il Sunset Burger) e Lori’s Drive; nella cittadina californiana però a dettare legge sono i ristoranti e paninari indipendenti, che producono hamburger decisamente più gustosi. Tra i tanti ci sono Reds Java House, piccolo baracchino vicino il mare che si trova tra il Pier 26 e l’AT&T park, Super Duper, presente ad esempio tra la terza e la quarta su Market Street, economico e con una carne squisita, e Fifth Floor, grazie al quale si sale di prezzo ma con risultati eccellenti sia in termini di panini che di carne.

Dulcis in fundo New York, qui è più difficile trovare Johnny Rockets ma ci sono alternative decisamente migliori, di catene o meno. Come P.J. Clarke’s, che ha dell’ottima carne, e Custom Built Burger. Si trova a cinque minuti da Times Square sulla Broadway verso sud, permette grande personalizzazione del panino e ci sono anche hamburger gustosi e di dimensioni enormi, come quello che ho messo tra le foto.
Come bistecca è da provare assolutamente la NY Strip, morbida quasi come un filetto, grassa solo ai lati e molto più grande, la si trova praticamente ovunque e ovviamente nelle tantissime ottime Steakhouse presenti, come Sparks Steak House, Public House e Kitchen, Del Frisco’s, Benjamin e così via.

La lista in realtà sarebbe estremamente più lunga ma già così è un buon punto di partenza. Ogni tanto uno strappo alla regola ci sta eccome, però bisogna poi essere bravi a limitarsi che altrimenti si rischia di brutto, perlomeno le calorie adesso sempre visibili sono un bel disincentivo a sfondarsi, con moderazione ;D

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