Napoli e i colori del Natale

Pubblicatoil Dic 28, 2014

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Ogni anno il periodo natalizio lo dedico alla scoperta e la riscoperta di Napoli, con particolare attenzione per la parte storica ma con diverse capatine sul lungomare e in periferia.
A partire dal lato gastronomico per poi immergersi nei vicoli, nei monumenti, nelle numerose chiese e scorci che la città sa regalare, con sorprese dietro ogni angolo.
Ieri sera assieme a Manu ho fatto una piccola capatina nella Sanità per mangiare la pizza eccezionale di Starita, oggi è stato il turno di Sorbillo (un'ora di attesa dalle 15), che ci ha deliziato con una Margherita e un Ripieno Aperto composti da ingredienti molto ricercati del territorio, che posizionano questa pizzeria nella mia top 5 assoluta, capeggiata da Concettina ai Tre Santi. Dulcis in fundo, un bel babà da Leopoldo e dei taralli per uso futuro, come sempre di qualità eccelsa.
Per sapere cosa penso nel dettaglio di alcune delle pizzerie al centro, ho creato questo elenco di recensioni su Yelp, al quale si aggiungerà proprio Sorbillo nelle prossime ore.

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Il resto della giornata l'abbiamo passato tra i vicoli dei Decumani e negozi unici, San Gregorio Armeno e le sue creazioni fantastiche, tra piccole statue di ogni genere, riproduzioni di calciatori e cantanti, vere e proprie opere d'arte sotto forma di presepi…se avessi budget a sufficienza spenderei davvero una fortuna per arredare casa e fare regali.
Nelle ultime occasioni avevamo apprezzato Napoli Sotterranea, il Tunnel Neoborbonico, il Cristo Velato e tanto altro, questa volta è stato il turno dell'imponente Chiesa del Gesù Nuovo e della Chiesa di Santa Maria delle anime del purgatorio ad Arco, che si trova su via dei Tribunali ed è stata voluta ed edificata grazie ad alcune famiglie di nobili del quartiere alla fine del 600: una chiesa dove seppellire i ricchi e al contempo aiutare il popolino dando loro vestiti, cibo e speranze.
Il posto è molto suggestivo e forse un po' inquietante a partire dalle scalinate che introducono all'entrata principale, che hanno dei teschi grandi allo stipite principale su cui troneggia un altro enorme teschio. Tutti i poveri e chiunque avesse bisogno di speranza, trovava conforto nell'adozione delle anime pezzentelle che risiedevano nei teschi, i quali venivano custoditi e sistemati in piccole teche. "Ricordati che devi morire" in soldoni, ma mentre sei vivo affidati alle anime dei defunti che transitano in Purgatorio. A loro potevi chiedere la grazia e con loro potevi entrare in contatto attraverso i sogni.

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Ci sarà tempo per un altro paio di giri in questi giorni: a Napoli ho vissuto per 27 anni, e nella sola giornata di oggi ho scattato 75 foto di nuovi particolari…that's amore!

I commenti classici sono superati, se vuoi continuare la discussione scrivimi su Twitter: @Tanzen.

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