Le cose da fare prima di morire

Pubblicatoil Dic 27, 2010

Sono tre che manco sul mio blog, avevo smesso di postare anche gli aggiornamenti lavorativi piuttosto che i post “ciclici” tanto semplici da pubblicare, forse è la prima volta che mi capita un periodo di black out così lungo, dal mio punto di vista può succedere quando le cose vanno troppo bene o troppo male e quindi paradossalmente si fa fatica a scrivere, in questo caso specifico però sono state così talmente in evoluzione che ogni idea sulla quale buttare due righe diventava semplicemente sorpassata poco dopo, senza contare che Twitter e Facebook e il loro modo veloce e stringato di condividere pensieri hanno avuto un altro ruolo importante nell’esaurimento della vena scrittrice.

Detto questo, ci tengo assolutamente a tenere aggiornato questo spazio e cercherò di rimediare nei prossimi giorni tra cose non scritte/dette (due righe le voglio scrivere anche su Lucca e altro…) e con le canoniche classifiche di fine anno, cercando ad ogni modo di non far passare di nuovo due mesi tra un post e l’altro :)

Ricomincio a scrivere quindi con un argomento “lggero”, qualche tempo fa mi sono chiesto così, di getto, quali sarebbero le prime 5 che vorrei sperimentare/fare prima di schiattare, e ho buttato giù due righe che voglio condividere, magari stimolando qualcuno nel fare/pensare altrettanto, eccole in ordine assolutamente sparso:

-) Donare il midollo osseo, mi sono iscritto oramai da qualche anno all’ADMO e pur essendo se vogliamo una cosa egoistica (tutto lo è o non lo è, a seconda del punto di vista) c’è n’è sempre bisogno e mai abbastanza, e davvero significherebbe salvare una vita direttamente ad una persona…

-) Vedere vincere lo Scudetto o la Champion’s League al Napoli, sarebbe una gioia da condividere con tante persone che come me hanno la morte nel cuore quando vedono la propria città martoriata dall’interno e dall’esterno, che l’hanno lasciata senza mai rinnegarla e che come nel resto della vita ripongono nel tifo una passione incredibile.

-) Avere un figlio per condividere e insegnargli tutte le esperienze di vita avute nel bene e nel male, e lasciare qualcosa di tangibile al mondo anche quando la propria indole e fortuna non permette di cambiarlo.

-) Condividere la vita con una persona, perché come dice un vecchio saggio “la felicità è reale solo se condivisa”. Affrontare gioie e dolori assieme è davvero straordinario, dare supporto e far sentire che si è accanto senza presunzione è una cosa estremamente romantica, essere naturali e non evitare il dialogo permette di rimanere vivi e non spegnere mai quello che si riesce a costruire con tanta voglia e felicità.

-) Continuare a guardare al passato ed essere soddisfatto di quello che si è fatto, migliorare sempre e mai ripetere due volte lo stesso errore, essere sempre entusiasta della vita e curioso del futuro, anche quando può sembrare meno roseo. Ogni problema è ampiamente superabile, magari con tanta pazienza e con faccia tosta verso una striscia che magari sembra negativa.