L’Alfa Romeo Giulietta é qui

Pubblicatoil Ott 14, 2012

Dopo lunghe e attente analisi, ovvero nel giro di tre giorni come spesso mi capita anche per le decisioni più complesse, ho deciso di cambiare macchina rimanendo in casa Alfa Romeo e prendendo la Giulietta, salendo quindi di categoria rispetto alla Mito.

Anche se in realtà il tempo di scelta è stato quasi istantaneo, ho fatto miliardi di valutazioni e ho concluso che sia per le esigenze personali sia per motivi logistici il cambio si poteva fare, fra qualche mese la Mito avrebbe raggiunto il quarto anno di vita e sarebbe sopraggiunta la maxirata finale. Ho estinto quindi il tutto, dato indietro la macchina alla concessionaria e finanziato la Giulietta con la formula “Liberamente Alfa”, tre anni comprensivi di furto/incendio e primo tagliando, alla fine dei quali c’è un valore della macchina garantito che copre la maxirata finale (a patto di non distruggerla :D) in maniera tale da poterla dare indietro e finanziarne un’altra senza debiti pregressi, rifinanziare la rata stessa o semplicemente finire il pagamento se si hanno altre esigenze in termini di marche o mobilità.

Sempre dopo l’esperienza della Mito, che avevo preso con motore Turbo Benzina sfruttato poco per via di autovelox, tutor e consumi non ideali, ho preso un 1.6 Turbodiesel per sfruttarla almeno sui lunghi viaggi, utilizzando i soldi “risparmiati” in favore degli optional interni; che poi selezionando la manopola sull’assetto più sportivo, lo scatto è assolutamente piacevole e la guida divertente, con il classico effetto del rimanere attaccati allo schienale; ovvio poi che la Quadrifolgio Verde sarebbe tutt’altra cosa, però di verde mancano anche i soldi ;D

Modello Distinctive quindi (clima bizona, sensori parcheggio, cerchi in lega, computer di bordo configurabile etc etc), nero pastello perché non mi piacevano in questo caso colori chiari (la Mito era biancospino), vetri posteriori oscurati. Per rendere il tutto più elegante, cromature attorno ai vetri/fari e specchietti satinati, il risultato è un aggressivo/elegante che dal mio punto di vista dona giusto valore ad una linea a mio parere bellissima e superiore alle altre macchine della stessa categoria.

Alcune delle quali hanno finiture superiori come da tradizione del loro brand, ma che in alcuni casi costano a parità di motori anche svariate migliaia di euro in più…si chiamano compromessi.

Detto questo, con un po’ di modifiche sono riuscito ad ottenere un risultato soddisfacente, grazie ad impianto Bose, plancia in alluminio, i vetri oscurati di cui sopra, il Blu & Me e tutti gli interni, anche tetto e montanti, scuri.

Mi rendo altresì conto che in qualsiasi cosa faccio mi piace legarmici, darle un significato maggiore che va al di là della semplice utilità che ne deriva. Parlo delle macchine Alfa Romeo, della passione calcistica per il Napoli, della scelta tecnologica primaria in Apple (dal 2004, mica da sempre), ma anche di amicizie, lavoro, vita privata, tutto quello che mi circonda se vogliamo anche nell’egoismo.

Alla critica facile che mi si potrebbe fare sul diventare poi monotematico ed integralista, posso rispondere facilmente che nulla è per sempre e nella stragrande maggioranza dei casi, sono molto più informato delle alternative, e magari le ho provate, di chi invece fa l’obiezione stupida di qualche riga più sopra :)