La pazzia degli spot giapponesi

Pubblicatoil Lug 9, 2013

nissin

Adoro il Giappone e lo sanno anche i sassi, adoro la sua estrema diversità culturale rispetto alla nostra, ho gli scompensi se non lo visito almeno una volta l’anno ma rimango sempre italiano e quindi non di rado critico l’etica comportamentale di questo paese o rido di gusto per alcune differenze fuori di testa tra noi e loro.

Ispirandomi spudoratamente ad un articolo di Kotaku sugli spot giapponesi più fastidiosi o insensati, ho deciso di riproporli qui, con qualche aggiunta.
In realtà ogni volta che vado nella terra del Sol Levante ne scorgo alcuni nei treni incredibili, che meriterebbero una rubrica settimanale.

Via con lo show!

Volume delle casse alto per questo spot, poi via di otorino:

Un inquietante pubblicità di una marca di gomme da masticare:

Se sei stonato ma vuoi cantare in un coro, le montagne russe sono la soluzione:

La musica più i movimenti di questa bambina provocano istinti omicida:

I Pachinko sono per gente malata, così come questo spot di una catena che li offre:

Sempreverde pubblicità dedicata a Spongebob e McDonald’s, se fossi il genitore di questi bambini li prenderei a schiaffi, ma in realtà è sempre colpa di quella faccia di culo di Ronald:

Bonus finale, una compilation di inizio 2013, sintetizza in pieno il modo di fare spot in Giappone, con ironia, surrealismo e luoghi comuni per catturare l’attenzione, spesso con personaggi famosi occidentali. Si comincia con Tommy Lee Jones e la pubblicità del caffè Boss, fuori di testa:

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