iPad Mini, una recensione soggettiva. Addio nuovo iPad?

Pubblicatoil Nov 21, 2012

Al momento del keynote di annuncio di circa un mese fa, devo dire che l’impatto personale con iPad Mini è stato piuttosto negativo. L’hardware è sostanzialmente simile a quello dell’iPad 2 di marzo 2011, con aggiornamenti in chiave fotocamera e connettività, lo schermo ha una risoluzione non altissima (e posseggo anche un iPad di terza generazione Retina…) e il prezzo è un po’ più alto di quello che mi sarei aspettato, anche se 150 euro di meno rispetto all’iPad ‘classico’; senza contare il display di dimensioni inferiori sul quale in generale nutro (nutrivo) diverse perplessità per un utilizzo in chiave tablet.

Come (quasi) sempre però accade con i dispositivi Apple, la musica cambia completamente quando si passa all’esperienza in prima persona, e ci si rende conto sia della realizzazione dell’hardware che dell’estrema integrazione col software.

Quando ho scelto infatti prima OS X nel 2004 e poi iOS nel 2007 come miei sistemi principali di utilizzo, ho capito subito una cosa: se si vuole ottenere il massimo in termini di produttività ed integrazione bisogna abbracciare una configurazione All Apple per tutti i dispositivi in proprio possesso, in maniera tale da sfruttare perfettamente funzionalità quali ad esempio iMessage oppure iCloud per email, backup/ripristino ad ogni nuovo dispositivo, app condivise, calendario e rubrica che si aggiornano in automatico su tutti i dispositivi.

In quanto appassionato e curioso, in uno scalino ‘successivo’ ho diverse finestre sul mondo esterno tecnologico grazie al fatto di possedere un Galaxy Nesus con Android 4.1.2 e una partizione con Windows 7 (presto 8); e ancora preferisco servizi come Dropbox per lo storage/accesso ai file anche dalle applicazioni (segnatevi queste app per partire, appena posso approfondirò in futuro: nValt, Byword, ReaddleDocs, Dayone, Taskagent) o browser come Chrome soprattutto in versione Desktop.

Ad ogni modo non rappresento la maggioranza del mercato e la via di mezzo paga di meno rispetto ad altre soluzioni e sistemi operativi, e per questo esiste la concorrenza e la varietà di utilizzo, le quali purtroppo non di rado scadono in lotte di religione che non hanno proprio senso.

Immagine tratta da Anandtech

Tornando ad iPad Mini, la prima volta che si utilizza ci si rende immediatamente conto della notevole qualità costruttiva, sia nel materiale utilizzato, sia nelle dimensioni e peso ridotti, estremamente inferiori rispetto ad un iPad che ho sempre ritenuto un compromesso in chiave portabilità ed impossibile da tenere per tempo prolungato in una mano.

L’ergonomia di iPad Mini di concerto è superiore, la leggerezza permette di tenerlo in mano per sessioni prolungate, muoverlo più agevolmente e segnare un distacco ancora maggiore in termini di piacevolezza rispetto all’utilizzo di computer fissi e portatili.

Ad inizio articolo parlavo del display, e bisogna fare alcune precisazioni: è innegabile che se si proviene da iPad di terza o quarta generazione oppure da un altro dispositivo con una risoluzione e densità più elevate, l’impatto con lo schermo di iPad Mini è spiazzante in negativo, la definizione e i colori sono peggiori, i caratteri non “escono” dallo schermo come ci si aspetterebbe. Se si proviene invece da iPad 2, Kindle Fire o altri tablet di fascia più bassa, questo fenomeno è praticamente assente, ma è indubbio che lo schermo non sia uno dei punti distintivi di questo dispositivo, seppur in generale valido, sia chiaro.
Chi si aspetta lo schermo Retina per la prossima generazione, dal mio punto di vista fa una valutazione decisamente ottimistica; questo perché sarebbero necessari compromessi che mal si sposano con le dimensioni super ridotte di iPad Mini.
Non a caso l’introduzione di questo schermo su iPad (marzo 2012) ha portato ad un leggero aumento di peso e una batteria mastodontica di 45 Watt, applicare tale tecnologia ad un tablet che pesa meno della metà e che ha una batteria di capienza pari ad un terzo, non è una cosa che vedo fattibile in tempi brevissimi.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare una risoluzione inetermedia (meno esosa in termini di risorse, quindi) mantendendo le proporzioni dello schermo (4:3), ma in questo caso per evitare la frammentazione tipica di altri sistemi, tutte le app attuali andrebbero ‘upscalate’ in automatico, con una perdita di qualità probabilmente visibile. Antialiasing e nuove tipologie di display magari potrebbero rendere meno pressanti le necessità di una risoluzione maggiore.

Detto questo, Apple ha preso la scelta saggia di dotare iPad Mini di una risoluzione identica a quella di iPad 2; questo si traduce nella stessa quantità di informazioni visualizzate nonostante lo schermo più piccolo, e nel funzionamento immediato delle oltre 200.000 applicazioni disponibili per iPad, per un plus che rappresenta il vero stacco rispetto alla concorrenza e quell’integrazione hardware/software spesso citata.

Ovviamente qualche compromesso c’è, gli elementi dell’interfaccia quali bottoni e caratteri sono più piccoli e in qualche applicazione la cosa si fa sentire. Nel browser, ad esempio, mi sono trovato a zoomare molto di più le pagine web rispetto ad iPad, in altri programmi invece, come Tweetbot e Mr. Reader, ho semplicemente aumentato la dimensione di caratteri nelle impostazioni per avere un’esperienza di lettura identica a quella su iPad.

Immagine tratta da Anandtech

Con la tastiera ho riscontrato gli stessi pregi/difetti, anzi è un po’ più semplice scrivere in modalità verticale visto il peso inferiore e i tasti maggiormente raggiungibili, dove l’iPad Mini eccelle senza compromessi è nei giochi: in questo caso infatti il peso ridotto e le dimensioni inferiori rendono l’ergonomia decisamente superiore: non ci si affatica mai, tutte le parti dello schermo sono facilmente raggiungibili e lo schermo rimane di grandezza adeguata per giocare.
In termini di prestazioni l’iPad di quarta generazione è sicuramente superiore, ma ad oggi sono pochissimi i giochi che lo sfruttano e nemmeno per intero (in questo caso però la differenza si nota eccome), e tutti i titoli che ho testato, e ne ho a decine, funzionano alla perfezione anche su iPad Mini. Stesso discorso per le altre applicazioni e il sistema operativo; sempre grazie alla perfetta integrazione tra tutte le componenti la navigazione risulta sempre fluida e senza rallentamenti, seppur la memoria dimezzata costringa a ricaricare più applicazioni rispetto al nuovo iPad.

Dulcis in fundo il prezzo, iPad Mini è sicuramente costoso, ma più in linea generale che altro; stiamo parlando di un prodotto che dal mio punto di vista non si posiziona in concorrenza con i tablet da 7”, vuoi per la qualità costruttiva superiore, vuoi perché lo schermo mostra un quantitativo di informazioni superiore (il Galaxy Tab 7.7” si avvicina maggiormente, ed infatti al lancio non costava affatto di meno), vuoi perché, attualmente, il numero di applicazioni ottimizzate su iOS segna una differenza nettamente a favore di Apple in questo segmento di mercato.
Differenza che se nel campo degli smartphone si è decisamente assottigliata, e la scelta tra Android e iOS può essere quasi del tutto basata su gusti personali, per quanto riguarda i tablet pende ancora a favore della casa di Cupertino, che è riuscita a creare un’ecosistema e un quantitativo di applicazioni per adesso inarrivati.

Immagine tratta da Anandtech

Tornando al discorso iPad Mini/iPad, dopo qualche giorno d’utilizzo sono sempre più orientato nell’utilizzare il primo in luogo del secondo, pur con tutti i compromessi elencati in precedenza; le dimensioni/peso/ergonomia sono troppo più preponderanti del resto, senza contare che in una buona parte delle applicazioni, in primis i giochi, i compromessi di cui sopra scompaiono del tutto.

Quando arriveranno prestazioni superiori e uno schermo migliore, che permetta di sopperire con la nitidezza anche ai caratteri/interfaccia più piccoli, molto probabilmente non ci sarà più partita.

Cosa mi è piaciuto
Qualità costruttiva eccezionale
Peso/dimensioni al top
Ergonomia ideale per i giochi
Oltre 200.000 app già disponibili e perfetta integrazione con altri dispositivi Apple

Cosa c’è da migliorare
Lo schermo è nella media, soprattutto se confrontato con quelli Retina
Le caratteristiche tecniche attuali potrebbero farlo soffrire con le app future o con iOS 7

In cosa è più piacevole da utilizzare rispetto ad un PC
Video
Lettura notizie/libri
Giochi
Consultazione Email
Aggiornamento/Consultazione Social Network

In cosa può sostituire un PC quando si è impossibilitati ad usarlo
Invio email
Scrittura testi/appunti
Editing Foto
Gestione file online