Immondizia e guerriglia urbana

Pubblicatoil Gen 7, 2008

Non credevo (o forse era solo una speranza vana…) che saremmo arrivati a questo punto, ma anche l’emergenza rifiuti è arrivata ad un punto di non ritorno.
L’ennesimo pomo della discordia è la discarica di Pianura, il mio quartiere, che è stata chiusa nel 1996 ed ora sembra essere l’unico punto per arginarla, a scapito della salute delle persone e di alcune attività aperte nei paraggi. E qui arriva l’esasperazione giustificata della gente, che però unita alla ignoranza da parte di alcuni e ai soliti teppisti, si trasforma in una lotta di quartiere fatta di blocchi, incendi, paralizzazione del traffico, per alcune scene che non credevo avrei mai visto, e che mi si sono apparse di getto davanti nelle serate in cui ritornavo a casa.

Leggere titoli sui quotidiani quali “Napoli come Bagdad” oppure “Guerriglia urbana e sbando in Campania” provoca davvero un brutto effetto, così come vedere Napoli, la MIA città, un posto straordinario che adoro e fatto di tanta brava gente (offuscata dai 100), vederla così piegata sulle ginocchia, fagocitata dai problemi, incapace di reagire e osteggiata da politici che non sanno fare altro che dibattere con sterile retorica e arrivare a nessuna conclusione, anche perchè forse è oramai troppo tardi.

Hanno avuto quattordici anni di tempo per trovare una soluzione, si sono susseguiti tanti commissariati, incapaci, corrotti, inetti e ora ci troviamo in questa situazione, dove si parla unicamente di questo problema e dove all’esterno tutto pare ancora più nero. E’ bello poi scoprire che questa famosa discarica, fin quando è stata aperta, ha “ospitato”, clandestinamente, anche molti rifiuti più o meno tossici provenienti dal Nord, questo sempre per dire che tutti sono bravi a giudicare e a puntare il dito, ma sfido a trovare uno in questo paese con la coscienza completamente pulita.
In realtà il problema è molto più profondo, e in tal senso è interessante leggere l’editoriale di Roberto Saviano su Repubblica, che analizza il problema e svela diversi retroscena.

Quanta rabbia.

P.S.

Tra i tanti problemi un po’ di fortuna ha baciato queste terre, con l’estrazione del primo premio della lotteria, di ben 5 milioni d’euro, non molto lontano da dove abito io.