Il problema di essere produttivi

Pubblicatoil Mag 26, 2013

Wasting-Time

Le distrazioni sono sempre state un problema, quando studiavo sui libri, leggevo, imparavo qualcosa per bagaglio culturale oppure avevo un lavoro da portare a termine entro una certa scadenza. Fino a qualche anno fa dovevi invero metterti un minimo d’impegno per distrarti, magari uscendo di casa o cambiando stanza per vedere la TV, adesso se hai ad esempio un tablet o computer puoi semplicemente cambiare applicazione e perdere una quantità di tempo indefinita “cazzeggiando” invece di fare altro.

Non a caso quando mi estraneo completamente riesco ad essere molto più focalizzato e veloce nel completare quello che sto facendo.
Perfino quando sono in aereo, dove il più grosso beneficio/male dell’era tecnologica moderna, Internet, è assente; riesco a scrivere infatti anche tre-quattro articoli durante la tratta intercontinentale, con grossa soddisfazione perché riesco a togliermi il grosso del lavoro prima di mettere piedi a terra e affrontare tutto il resto.

Ancora più che in passato, quindi, c’è bisogno di forza di volontà per eliminare le suddette distrazioni, e trovare metodi convincenti anche per riconquistare il proprio tempo e i propri hobby, separandoli allo stesso tempo dai doveri.

Anche il leggere un buon libro e ascoltare musica sono sempre più minati da Internet e dalla pigrizia di fare la cosa più “facile”, e per questo sono tra quelli che suggeriscono sempre soluzioni come libri cartacei o lettori di ebook, che permettono di fare bene una sola cosa e di non essere “inficiati” dal resto. Per quanto riguarda il mio lavoro sono sempre stato alla ricerca di programmi minimalisti e senza distrazioni di scrittura, come Byword, che mi permette di scrivere a tutto schermo e senza orpelli inutili, con un font piacevole e in Markdown.

In casi estremi esistono applicazioni come Freedom che permette di disabilitare la connessione ad Internet per un periodo di tempo specificato dall’utente; l’unica maniera per attivarla è quella di riavviare il computer, un buon disincentivo tipo catena rinforzata per i ladri :D

eyeclock

Anche pianificare un minimo è importante, come ad esempio imporsi di dedicare un’ora al giorno prima di cena per ripassare il proprio inglese, studiare per una certificazione, completare quel libro che si aveva in mente da tempo…va benissimo “buttare” il proprio tempo libero (e non) in frivolezze, ma se catalizzano il 100% di questo, a lungo andare bloccano completamente la propria “crescita” fino a farti sentire male a causa di questo.

Qualcuno potrebbe obiettare che se uno si distrae è perché non è realmente interessato a quello che sta facendo…io sono assolutamente d’accordo, ci mancherebbe, ma ho imparato anche a capire che l’animo umano va stimolato in continuazione per evitare routine, noia ed elementi di appiattimento :)

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