Il mio più grande scheletro nell’armadio

Pubblicatoil Ago 23, 2015

Nel novembre del 2013 mia madre ha mandato questo SMS:

E` arrivata una raccomandata dall’università. Sei decaduto dalla qualità di studente per non aver sostenuto esami per otto anni consecutivi. Baci.

Dopo aver fatto il liceo scientifico mi sono iscritto al Corso di Laurea in Informatica presso la Federico II di Napoli…anni bellissimi fuori e dentro, media attorno al 27 e in seguito al 30 ottenuto all’esame di Reti ho cominciato a lavorare seriamente fino ad aprire una società di networking e richiedere (ed ottenere) un prestito di 180.000 euro dallo Stato, dei quali la metà da restituire a rate.

Nel frattempo sono arrivato a tre esami dalla fine…e mi sono fermato fino al messaggio di cui sopra.

La voglia di lavorare e studiare autonomamente ha preso il sopravvento, ho cominciato ad ottenere certificazioni CompTia e soprattutto Cisco System (ore e ore sui libri) che poi ho applicato anche nella mia attività lavorativa, poi nel 2007 la svolta full time di una cosa che facevo part time fin dal primo anno di università e che rappresentava una passione ancora più forte (Multiplayer.it).

C’è sempre stata però questa spada di Damocle pendente sulla testa, un traguardo non troppo distante che avrebbe reso i miei genitori felici e ripagato i loro investimenti nel corso degli anni.

La fase universitaria è stata poi molto importante per la mia formazione e perché mi ha donato quell’apertura mentale che ha inciso in tutto quello che ho fatto successivamente.

Non ci sono scusanti quindi, studiare è fondamentale ed ho fatto una cazzata a non concludere gli studi universitari.

I commenti classici sono superati, se vuoi continuare la discussione scrivimi su Twitter: @Tanzen.