I vini di Marisa Cuomo a Furore

Pubblicatoil Giu 7, 2015

Il motivo principale della visita di Furore sono state le cantine di Marisa Cuomo, produttore di vini che nonostante la produzione annuale relativamente bassa, pari a 110.000 bottiglie, viene spesso elogiato perché offre vini di qualità eccellente, che propongono caratteristiche uniche provenienti dal territorio. La viticoltura di queste parti è definita eroica, in quanto le viti crescono su terrazzamenti a picco sul mare che permettono una raccolta unicamente di tipo manuale, a causa delle condizioni estreme di accesso e delle pendenze. Proprio per questo sono disposte su pergolato per ricevere la stessa quantità di sole; le radici si spingono in profondità per un metro fino ad incontrare la pietra, che permette di acquisire tutti i minerali e le altre sostanze rigenerate impiantando ad esempio patate e cipolle. Anche il colpo d'occhio è di quelli importanti, con i 10 ettari della cantina (3,5 di proprietà) che si estendono tra Praiano e Vietri sul Mare, con vitigni autoctoni quali Piedirosso (da queste parti detto pere e' palummo), Aglianico, Falanghina, Biancolella e altri meno conosciuti.
La visita della cantina è gratuita e va prenotata sul sito ufficiale, propone cenni storici per poi passare ai locali nei quali viene imbottigliato il vino. I vini di Marisa Cuomo invecchiano in un’antica cantina scavata ad inizio anni 2000 nella roccia di origine dolomitico-calcarea: un luogo affascinante, umido e fresco, che accoglie le barriques in legno di rovere francese conservate ad una temperatura naturale che oscilla tra i 12 e i 18 gradi. L'azienda è invece nata nel 1980 da Andrea Ferraioli e Marisa Cuomo, e come detto in pochi anni si è fatta subito notare per la qualità e l'unicità dei propri vini.

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In calce alla visita abbiamo prenotato una degustazione composta da quattro portate e altrettanti vini della cantina presso l’Hostaria di Bacco, di proprietà della stessa famiglia, al costo di 60€. Una cifra non certo economica, per fortuna addolcita dalla qualità eccezionale dei piatti proposti e dei vini di accompagnamento. In particolare mi sono piaciuti gli scialatielli ai frutti di mare con pomodori del piennolo e la tagliata di manzo, per i vini il Furore Bianco Costa d'Amalfi e il Furore Riserva Rosso del 2011, ma in generale tutto è stato delizioso.
Nelle foto che seguono è possibile scorgere il dettaglio del menu e la foto di alcuni piatti, abbiamo preso un percorso di terra e uno di mare, in maniera da avere un quadro completo.

I commenti classici sono superati, se vuoi continuare la discussione scrivimi su Twitter: @Tanzen.

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