I tifosi facinorosi, gli insulti e la differenza con gli sfottò

Pubblicatoil Gen 10, 2015

vecchiasignora

Prendo spunto dall’imminente Napoli-Juventus per affermare ancora una volta come il tifo più esagitato dovrebbe essere estirpato completamente dalla faccia della Terra, un danno per chi segue il calcio (e altri sport) con passione e ne fa uno degli argomenti di godimento e talvolta di discussione.
La colpa maggiore? Come al solito delle istituzioni, ancora non in grado di mettere in piedi un sistema di prevenzione (e repressione, quando necessario) efficace per contrastare quelle persone che si definiscono tifosi, ma sono solo delinquenti di prima categoria.
Non pensiate che in altri campionati si è giunti ad una situazione di relativa tranquillità perché a vedere le partite ci vanno solo dei piccoli lord educati fin dalla nascita; il tifoso facinoroso è ignorante, stupido e capisce ben poco della vita, alla minima occasione ne approfitta in maniera furba e crede di farla franca, incurante dei danni che procura alle persone che gli sono vicino e alla squadra stessa per la quale si professa tifoso.

C’è poi chi per larghi tratti la prende con ironia, come il tifoso napoletano medio che punta sullo sfottò invece che sull’insulto (e siamo maestri in questo, il video in calce è clamoroso!), e chi riesce a fare polemica anche quando vince, dimostrando uno stile ben lontano da quello auspicabile, buttandola sul razzismo, gli insulti, sul cantare l’inno altrui, sull’esporre striscioni deprecabili, invece di guardare in casa propria e magari evitare luoghi troppi comuni; col risultato invece di professare solo inferiorità culturale.
E parlo del tifoso medio, sia chiaro, potendo fare decine di esempi vissuti negli anni anche in prima persona; se poi torniamo a quelli facinorosi/delinquenti si fa a gara tra chi è messo peggio in tutte le tifoserie, tra danni agli stadi, aggressioni e daspo come se piovessero caramelle, compresi i miei conterranei.

Ci sarebbe poi da fare tutto un bel discorso su quei giornalisti che alimentano un clima negativo sportivo come accade rarissimamente in altri sport e altri paesi, ma questo sarà argomento della prossima puntata.

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