Cosa fare contro la tristezza?

Pubblicatoil Gen 18, 2008

Il movimento dell’energia vitale è tr(rrrr)emendo se lo indirizzi, lo canalizzi verso queste dinamiche di tristezza. E’ in quella direzione che si esprimerà e, tanto più fai esprienze concrete di questo tipo, tanto più le articolerai e riconoscerai come sensazioni vitali dominanti le dinamiche legate a quel tipo di stato d’animo.
In pratica ci costruisci una cultura, un modo di essere e di esprimere. La tristezza, come l’allegria, come altri stati d’animo sono esercizi emotivi che possono iniziare in una situazione, in un contesto familiare, educativo, genetico che ce le impone e, se poi ci siamo portati, a vivere questa dimensione della dinamica affettiva, l’input è ancora più marcante ma, da un certo punto in la, quando acquisiamo consapevolezza, capacità di scelta, molto dipende anche da noi nel voler insistere con un certo stato d’animo, nel voler farsi cullare dal conosciuto, triste ma rassicurante, proprio perché conosciuto in quanto più usato invece di cominciare a inserire sensazioni diverse sulle stesse esperienze, sulla quotidianeità che può diventare una nuova persona, una occasione per esercitarsi a vivere diversamete le stesse cose. E’ solo vivendo in modo diverso e acquisendo sensazioni diverse che si può opporre esperienza a esperienza e gestire il proprio cambiamento e la propria evoluzione. E’ faticoso all’inizio ma, una volta innescato il meccanismo è anche divertente scoprire le proprie diversità ed esprimerle, stupirsi di poter essere e stupire essendo quello che gli altri non si aspettano tu sia, il tutto essendo te stessa non per quello che credi ma per quello che riesci a esprimere vivendo, materializzando come sei con chi è diverso da te, per crescere entrambi ed acquisire nuove esperienze.

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