Come ho scritto la recensione di Uncharted 4

Pubblicatoil Mag 5, 2016

Stamattina alle 9 è arrivata finalmente la recensione di Uncharted 4: Fine di un ladro, capitolo conclusivo della saga di Naughty Dog e vero e proprio gioiello videoludico, in grado di ridefinire il genere delle avventure in terza persona sotto diversi aspetti. A partire da quello tecnico e recitativo fino all’integrazione totale tra dialoghi, momenti spettacolari, puzzle, esplorazione, combattimenti. Mi è piaciuto tanto al punto da dare una valutazione pari a 9.7; per un po’ ho paventato anche l’idea di assegnargli la votazione massima, poi ho desistito perché dal mio punto di vista pecca un po’ per quanto riguarda gli antagonisti e una storia raccontata sì magistralmente, ma se vogliamo di persone “normali” e con pochi colpi di scena, laddove ad esempio con The Last of Us ero rimasto parecchio soddisfatto sui titoli di coda.

Ad ogni modo ho scritto 24.000 caratteri tra corpo della recensione, commento e box sugli extra: il gioco mi è stato consegnato giovedì e ho cominciato a giocarlo venerdì sera, domenica notte l’ho portato a termine, lunedì giocato qualche ora a livello di difficoltà più alta e in inglese, martedì scritto la bozza della recensione ultimata mercoledì, pronta per la pubblicazione stamane. Le due notti aggiuntive mi hanno permesso di maturare il giudizio e il voto in maniera più ponderata, confrontandomi anche con i colleghi di altre testate; invidio non poco chi se lo godrà con calma all’uscita, senza avere tempistiche e scadenze particolari.
Durante la stesura della recensione ho ascoltato la colonna sonora del gioco già disponibile in rete (il tema Nate 4.0) e quella dei precedenti capitoli, mi piace sempre farlo perché funge da ispirazione per tradurre in maniera più fluida il proprio pensiero.
A tal proposito sono stato contento dei giudizi ricevuti in seguito alla pubblicazione della recensione: solitamente do molto più peso alle critiche costruttive che ai complimenti, ma è bello vedere persone che non si fermano al voto e leggono tutto il testo, apprezzando come da questo traspirino tutte le emozioni avute e l’esperienza vissuta durante le ore di gioco.

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Passando alle questioni tecniche, per prendere appunti mi sono servito di Note su iPad, che oramai utilizzo costantemente per tutta la fase di brainstorming, appunti, liste di cose da fare o ricordare, grazie anche alla sincronizzazione con OS X e iOS su iPhone.
Per scrivere il pezzo ho impiegato il linguaggio di markup denominato Markdown, che permette di inserire grassetti, liste, paragrafi e altro con semplici scorciatoie di tastiera; alla fine del processo è possibile esportare tutto in html e inserire il codice ad esempio nel motore articoli di Multiplayer.it. Il programma di cui mi servo attualmente è Ulysses per Mac, mi permette di scrivere senza distrazioni e modificare a piacimento carattere, sfondo, interlinea e perfino il colore del cursore, eventualmente utilizzando una struttura a cartelle per mettere insieme tutti i documenti. Ha una buona gestione della sintassi e anche dei link da inserire nel testo; tra le altre cose per gestire una clipboard multipla, ovvero per salvare in memoria più cose rispetto al singolo copia/incolla, utilizzo Alfred su Mac, col Powerpack a pagamento attivato.

Di seguito il video della diretta Q&A che abbiamo fatto su Facebook, nel quale esprimo il mio pensiero sul gioco e rispondo alle domande degli utenti:

Se i commenti classici non ti piacciono, scrivimi su Twitter: @Tanzen.