Avatar 3D, e dico pure la mia

Pubblicatoil Gen 21, 2010

Si, lo so, l’ennesimo parere sul film del momento non serve a nessuno, ma siamo pur sempre sul mio blog, quindi faccio un po’ quel che cazzo mi pare :D

L’ho visto finalmente stasera e faccio una premessa, non capisco davvero i criticoni mai contenti che ne hanno lamentato la trama piena di clichè piuttosto che simile a quella di un Pocahontas di turno, non credo che nessuno si aspettasse una profondità simile a quella del 3D (:D) o una storia d’essay, e mi pare che il cervello elabori ancora qualche pensiero prima di comunicare al resto del corpo di andare al cinema o meno, con le aspettative che vengono contestualizzate di volta in volta.

Detto questo, è stato il primo primo esperimento 3D “serio” e da buon appassionato di tecnologia mi sono informato a priori su come godermelo al massimo. Ci sono quasi riuscito, perché ad aggiungere complicazioni anche ad una semplice visione di un film ci pensa l’esistenza di tre tecnologie e relativi occhialini, che fanno cambiare la qualità della visione stessa in fatto di luminosità, profondità e così via. Qui a Terni sono riuscito a visionare il film con quelli di mezzo, i Real 3D, e complessivamente sono rimasto soddisfatto dopo aver visionato il film proprio al centro della sala. E’ interessante notare come viene applicata la tecnologia, secondo tutta una serie di messe a fuoco e viceversa, che con gli occhialini permettono di avere la migliore profondità vista ad oggi, seppure con il limite fisico dello schermo e degli oggetti in primissimo piano o alcuni sugli sfondi, che sono la causa dei giramenti di testa per qualcuno perché l’occhio non li riesce a mettere a fuoco rapidamente, come può accadere invece su uno schermo piatto dove poi la messa a fuoco è data unicamente dal regista con la cinepresa.

Per il resto il film è tecnicamente incredibile, mi ha sorpreso la qualità delle animazioni, il labbiale sincronizzato perfettamente sull’inglese per il popolo dei Na’vi, la bellezza del pianeta Pandora, la morbidezza dei paesaggi e degli effetti quali esplosioni o altro, il dettaglio di ogni più piccolo oggetto, la presenza bassissima di artefatti e un’ambientazione decisamente colorata e affascinante, che in campo cinematografico mi ha ricordato anche Balla con i Lupi, in quello videoludico, tanto per restare nel mio campo, una tecnica molto simile utilizzata per le sequenze in CG di Final Fantasy XIII.

Non mi sono dimenticato del film vero e proprio, una storia raccontata estremamente bene, che scorre piacevole fino al suo completamento anche senza essere memorabile, supportata dal comparto tecnico di cui sopra e grazie al quale Cameron ci guarda con il miliardo e mezzo di dollari ad oggi guadagnati, mica scemo…

Nota finale per l’antagonista di turno, tale Colonnello Miles Quaritch, di una cattiveria inaudita quando esce col mitra dalla base ossigenata senza respirare e spara per almeno un paio di minuti , è diventato subito un mito :D