Al sole tra Kamakura e l’isola di Enoshima

Pubblicatoil Set 14, 2010

Si è conclusa la parte “turistica” della mia trasferta giapponese, con grossa soddisfazione e ricca di esperienze come sempre, indelebili…
I miei colleghi sono arrivati domenica e ovviamente si sono dedicati principalmente allo shopping, lunedì sera siamo andati a cena con Massimiliano, un ragazzo di Treviso che vive qui da 14 anni, è sposato con una giapponese e lavora per una ditta vicentina. Tra ottimo pesce e un bel po’ di birra leggera abbiamo trovato tempo di fare tante chiacchiere sulla cultura nipponica, sulla lingua e le difficoltà per un italiano di vivere in un paese così diverso, alla fine ci sono stati tanti spunti interessanti che magari approfondirò in un intervento futuro :)

Oggi (assieme a Tommaso) ho deciso invece di uscire nuovamente dalla città e dirigermi verso Kamakura, che si trova a circa un’ora di treno da Tokyo verso sud e rappresenta parte della costiera sull’oceano, con anche alcune spiagge di sabbia. In realtà la destinazione finale è stata l’isola di Enoshima, raggiunta a piedi grazie ad un ponte collegato a sua volta da un treno elettrico molto caratteristico, in quanto segue la costiera e regala decisamente un bel colpo d’occhio. Questa parte del Giappone rispecchia un po’ più quella antica e naturale, il panorama dal mio punto di vista è molto più peculiare e piacevole, con case basse e dallo stile antico, tanto verde e templi/monumenti sparsi ovunque.
L’isola di Enoshima è poi l’emblema di quanto scritto qui sopra, abbiamo anche in questo caso fatto tantissimi kilometri a piedi per salire in cima e visitare tutto, senza contare la visuale sulla costa stessa.
Sicuramente un altro tenore di vita rispetto alla grande metropoli di Tokyo, anche la gente mi è parsa più rilassata e socievole, con tutti che bene o male cercavano di darci una mano con le indicazioni masticando in diversi casi perfino una base di inglese.

Di sera e di ritorno a Kamakura abbiamo fatto una visita anche al tempio Tsurugaoka Hachimangu, dove ci siamo imbeccati in una celebrazione eseguita con i tamburi, anche in questo caso ho fatto un’istantanea e registrato una breve clip video:

E’ tempo di voltare pagina! Per poi ritornarci a tempo debito…