Ahia che mangiare!

Pubblicatoil Apr 21, 2014

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Immaginate la scena tipica di un vostro pranzo natalizio, pasquale o festivo: la tavola è imbandita oltre ogni misura, cominciano le danze e vi guardate attorno tra parenti ed amici un po’ fuori forma che divorano le cose quasi in maniera nascosta; voi stessi passate da una pietanza all’altra senza un attimo di sosta, ingozzandovi, bevendo, ingozzandovi di nuovo come se steste a digiuno da giorni.

Finito di mangiare tutto, in un tempo relativamente breve, vi sentite in colpa e decisi a non ripetere più tale bivacco incontrollato, sapendo benissimo che invece accadrà di nuovo e che non sarete in grado né di gestire la situazione, né di godervela.

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Ho vissuto questo scenario diverse volte in passato e credo sia fenomeno ricorrente per un gran numero di persone, l’impossibilità di godersi il mangiare al 100% senza incorrere in sensi di colpa postumi o in una forma lontana da essere quella ideale.

Alla stessa maniera però non giudico ma nemmeno invido chi non “sgarra” nemmeno una volta dal punto di vista culinario, che fa della palestra e del fisico ragione di vita al costo di rinunciare a quelle cose che madre natura o un bravo cuoco sanno offrire.

Nel corso degli anni ho adottato una “tattica” molto semplice: quando c’è la possibilità di partecipare ad una bella e sana mangiata non mi faccio alcun problema e me la godo fino all’estremo, evito di reiterare la pratica più giorni consecutivi e nel resto del tempo mi diletto in un minimo di attività fisica (che può essere di qualsiasi genere) ed elimino completamente eccessi e grassi inutili, mangiando comunque in maniera gustosa.
In questa maniera ogni volta che si avvicina una festa oppure un weekend diventa una goduria senza sentirsi in colpa dopo, mantenendo al contempo una buona forma fisica anche se ovviamente ben lungi dall’essere perfetta :)

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A costo di (ri)scoprire l’acqua calda, l’importante deve essere saper controllare i propri vizi, non reprimerli fino ad esplodere nello stress, lasciare loro libero il campo ma al contempo essere in grado di riporli nel cassetto per evitare che prendano il sopravvento , fino a farli scatenare di nuovo.

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