3DS XL, ritorno al passato

Pubblicatoil Nov 18, 2013

SONY DSC

Con circa un anno di ritardo rispetto alla tabella di marcia (nel frattempo però ho ricominciato pesantemente su PC) mi sono regalato un Nintendo 3DS in versione XL, una console oramai piena di titoli eccezionali che avevo provato solo in ufficio.
Come titoli invece Pokemon X, Super Mario 3D Land, Fire Emblem Awakening e poi subito dopo The Legend of Zelda: A Link Between Worlds (eh si.) e Luigi’s Mansion 2, con i quali mi sto intrattenendo da un paio di settimane.

Zelda

In termini di giochi veri e propri la console è un gioiello: anche se non sono mai stato un fan allo stadio terminale (da piccolo le mie preferenze erano verso Sega, Blizzard, ID) ho sempre considerato Nintendo la software house per eccellenza e testimone del videogioco nell’accezione più pura del termine, senza fronzoli ma con una qualità e divertimento altissimi. Alla fine ho posseduto ogni console della grande N e anzi considero il Game Cube una delle migliori che abbia mai avuto in età adulta.
Tornando ai giorni nostri, devo ammettere che ero molto scettico riguardo le capacità tecniche della console, ed invece il 3D nei giochi Nintendo e le ottime scelte stilistiche/tecniche adottate anche dalle terze parti (Bravely Default è fantastico sia artisticamente – Yoshida è un grande – che per utilizzo del 3D, fin troppo aggressivo) mi hanno impressionato non poco, anzi.

Di contro da appassionato di tecnologia e giocatore multipiattaforma “soffro” nel vederla arrancare a causa di una dashboard e di scelte strategiche a dir poco antesignane, a tratti sconvolgenti.
Quali ad esempio? La navigazione macchinosa tra i menù e nello store online, l’impossibilità di scambiare oltre i dieci Mii in contemporanea su Street Pass, dovendo per forza giocare subito o mai più (peccato, l’idea è super interessante e non farebbe rimpiangere l’assenza di obiettivi et simila), la capienza della scheda SD indicata in blocchi (ah, le care e vecchie memory card!) oppure la gestione folle dei trasferimenti dei dati e della lista amici.

In questo contesto sembra di essere tornati indietro di almeno cinque anni e più, dove l’unica cosa sensata, la più importante sia chiaro, è il parco giochi.
Il mondo, però, non è composto solamente da giocatori appassionati o di vecchia data come me, Nintendo ha bisogno di mettersi al passo con i tempi perché le nuove leve e i meno assidui non perdonano.

Mario Case

Detto questo, le mancanze di cui sopra hanno avuto personalmente un effetto positivo e di ritorno alle origini, col 3DS XL mi è venuta voglia di giocare e basta, non rimpiangere gli obiettivi da sbloccare e comprare i giochi nella sola forma pacchettizzata, nonostante mi definisca progressista tecnologico all’ennesimo livello :)

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